ROMA. «Beppe resterà sempre il nostro punto di riferimento, un faro insostituibile. Ma oggi il Movimento è cresciuto e quindi è ovvio che abbia più spalle su cui potersi reggere rispetto al passato». Lo afferma in un'intervista ad Avvenire Roberto Fico, deputato del M5S e presidente della commissione di Vigilanza della Rai, a proposito dell'ipotesi che Beppe Grillo si defili dalla gestione del Movimento. «Guidare M5S è un lavoro faticoso - aggiunge -. Per cui è normale che non possa ricadere tutto solo su Grillo e Casaleggio. La condivisione sempre più ampia di questo 'peso piacevolè è un fattore positivo». Sull'immigrazione, aggiunge, «la nostra posizione è quella della mozione presentata alla Camera e di cui il deputato Manlio Di Stefano è primo firmatario, dove si è chiesto di rivedere le logiche dell'accordo di Dublino per inserire il concetto di quote d'accoglienza per Paese. Mi sembra una posizione molto chiara. Comunque, il fatto che ci siano sensibilità diverse sul tema e che si sia aperta una discussione alla luce del sole li considero due elementi di ricchezza per il movimento». Intervistato anche da Qn, Fico aggiunge che sulla riforma costituzione a «così come è, il voto è 'nò al 100%. Noi lavoriamo per bloccare la riforma del Senato e speriamo davvero che cada il governo perchè sta facendo andare a sbattere contro un muro, l'Italia». Dopo Renzi «auspico le elezioni. Spero che si arrivi a un governo Cinquestelle che metterà al centro dell'agenda le tematiche dell'energia, della riprogrammazione del territorio, del lavoro, della banda larga. Sono convinto che il governo cadrà per le contraddizioni interne ai partiti e perchè offuscato dalla luce di un movimento così coerente. Detto questo, non vedo purtroppo elezioni alle porte perchè certe persone non mollano la poltrona».