ROMA. Il Movimento 5 stelle "sta andando bene. Il nostro problema è il tempo: dobbiamo andare il prima possibile alle elezioni". Così Beppe Grillo al Corriere della Sera, in un'intervista che il quotidiano richiama oggi in prima pagina.
"La gente sta vedendo che non c'è altra possibilità oltre a noi - continua Grillo -, sta capendo che la nostra rivoluzione è l'onesta intellettuale. Fare opposizione tutta la vita non è nel nostro dna. Dobbiamo affrettare i tempi". Sull'ipotesi di un suo ritorno in Rai: "Io potrei fare benissimo una trasmissione: perché no? E' chiaro che in veste di leader politico ciò non sarebbe permesso". E sulla riforma del Senato: "Siamo sempre stati contrari, siamo per il Senato elettivo".
Intanto sembra si muovano poco i partiti nelle preferenze degli elettori italiani nella prima settimana di agosto. Lo dice un sondaggio Ixè per Agorà. Il Pd scende dal 33,9 al 33,6%, stessa perdita limitata per il M5S, che dal 23% scende al 22,7%. La Lega Nord dal 15,9% passa al 15,7 %, Forza Italia dal 10,1% al 10%, mentre Sel guadagna uno 0,3%, salendo al 4,4% dal 4,1% della scorsa settimana. Seguono Fratelli d'Italia al 3,6%, Nuovo Centro Destra al 3,2%, Rifondazione Comunista all'1,3%, Udc e Verdi allo 0,8%, Scelta Civica allo 0,3%.
Migliora intanto la disponibilità a votare: se si votasse oggi l'affluenza sarebbe del 64,5%, contro il 61,5% della scorsa settimana. Si attesta al 28% la fiducia nel governo Renzi, perdendo un punto dal 29% della scorsa settimana. Il valore è sostanzialmente stabile da metà giugno. Secondo il sondaggio, tutti i leader italiani perdono un punto nella fiducia degli italiani. Mattarella scende dal 61 al 60%; Renzi dal 31 al 30%; Salvini dal 23 al 22%; Grillo dal 22 al 21%; Berlusconi dal 14 al 13%. L'unico che mantiene la posizione è Alfano, stabile al 12%. Ixè ha chiesto inoltre un giudizio sulle riforme: quasi due italiani su tre credono che Renzi non stia cambiando realmente le cose. Mentre solo per il 26% il premier sta mantenendo gli impegni presi sulle riforme. Stessa sorte per la riforma della Pa, che cambia poco per il 66% del campione. Quasi due italiani su tre, infine, danno ragione al premier in materia di Sud. Promuove la sua espressione "Basta piagnistei sul Sud" il 58% del campione, mentre Renzi ha torto per il 32%.
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