TOKYO. L'economia italiana sta ritrovando il dinamismo e si sta tirando fuori dalla fase negativa: lo afferma il presidente del Consiglio Matteo Renzi, in un'intervista al quotidiano finanziario Nikkei, rilasciata durante la sua visita in Giappone, in cui esprime preoccupazione per il rischio di contagio della crisi del debito greco. Renzi osserva la troppa austerità, con tagli alla spesa pubblica e altre misure correttive di bilancio, potrebbe danneggiare le prospettive economiche dell'Eurozona. «I Paesi di Eurolandia - aggiunge il premier - devono rispettare la disciplina di bilancio. Ma esortarli a perseguire eccessivamente una dura austerità fiscale potrebbe tradursi in una perdita di slancio verso» la crescita. L'approccio preferibile, quindi, è di tipo equilibrato con il fine di evitare le richieste unilaterali per stringere la cinghia. Renzi ricorda l'importanza di sostenere gli investimenti in infrastrutture, che contribuiscono alla crescita economica di lungo termine, anche in presenza di vincoli di bilancio. Pur notando che un'uscita della Grecia dall'area dell'euro avrebbe fatto del male incalcolabile, la moneta unica, è in una condizione «abbastanza stabile». «Non c'è alcun problema in sè con il sistema stesso», nota, aggiungendo che è importante garantire che l'economi dell'area dell'euro si sviluppi nel complesso, in modo però che nessuna nazione sia lasciata indietro citando i piani per un fondo di investimento pubblico-privato dell'Unione europea come una delle proposte efficaci in tal senso. Quanto alle riforme strutturali in Italia, Renzi, che sulla priorità alla crescita rispetto all'austerità ha trovato nel premier nipponico Shinzo Abe un attento interlocutore, osserva che di aver adottato misure, come i tagli alle tasse per i redditi bassi e medi, l'allentamento delle disposizioni relative ai licenziamenti dei dipendenti e l'apertura del settore industriale alla concorrenza straniera. Sul fronte diplomatico, la gestione dei rapporti la Russia rappresenta una sfida: ai ferri corti con l'Occidente per la situazione in Ucraina, il presidente Vladimir Putin ha però sviluppato una buona relazione con Renzi. Il premier italiano ha visitato il Cremlino a marzo, con i due leader che si sono nuovamente incontrati a giugno a Milano, in occasione dell'Expo, subito dopo il summit G7. Anche su questo c'è un asse con Abe: non bisogna isolare la Russia, ha sostenuto Renzi nell'intervista, e tenere un dialogo aperto.