ROMA. L’aula della Camera, con il sì alla questione di fiducia, ha approvato in via definitiva il dl enti locali con 295 sì, 129 no, nessun astenuto. Il provvedimento è legge. Il decreto, che già al Senato una settimana fa era stato licenziato ricorrendo alla fiducia, include tra gli altri i tagli alla Sanità per 2,3 miliardi di euro concordati tra Stato e Regioni, già previsti dalla legge di Stabilità 2015. Sono previste inoltre deroghe al patto di Stabilità interno per permettere ai comuni di fronteggiare alcune emergenze.
Nel testo è contenuta anche una norma d’urgenza approvata a luglio dal governo per garantire l’operatività dell’impianto Fincantieri di Monfalcone, dove lavorano circa 1.500 dipendenti, già sequestrato in via cautelare dalla magistratura nell’ambito di un’inchiesta sui rifiuti e dissequestrato dopo il varo del decreto a Palazzo Chigi. Per la sanità nessun taglio, assicurano Governo e relatrice del provvedimento: solo una 'razionalizzazione' da 2,3 miliardi già decisa dalla conferenza Stato-Regioni ai primi di luglio.
"Nelle norme approvate oggi nel Dl Enti Locali non c'è alcuna volontà di impedire di fare esami diagnostici, ma solo interventi di buonsenso». Lo ha affermato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, durante una conferenza stampa. «Nessuno impedisce che quando c'è un sospetto di una malattia si facciano esami diagnostici - ha spiegato - stiamo parlando di eccessi di prescrizioni, soprattutto nel campo della diagnostica per immagini. Non è vero, come è stato scritto, che si impediranno le Tac ai malati oncologici».
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