Martedì 24 Dicembre 2024

Chiusura del Cocoricò, Alfano: "Ora tolleranza zero per altri locali"

Il ministro dell'Interno Angelino Alfano

ROMA. «Contro lo sballo che uccide adotteremo la tolleranza zero. Non possiamo rimanere a guardare i ragazzi distruggersi il cervello e rischiare la vita. Se non addirittura perderla». Intervistato dal Corriere della Sera, il ministro dell'Interno e leader di Ncd Angelino Alfano torna sulla vicenda della chiusura del Cocoricò. Il ministro conferma anche la linea dura contro lo spaccio nei locali: «continueremo a prendere provvedimenti severi in materia di prevenzione e repressione, ma su un punto voglio essere chiaro: non esiste linea dura contro le discoteche, ma contro la vendita e la cessione di droga nelle discoteche». Se sarà disposta la chiusura di altri locali? «Agiremo contro coloro che non rispettano la legge». Quanto alle misure di prevenzione in atto «ritengo - dice Alfano - che i controlli a tappeto nei locali dove più alto è il rischio di spaccio siano la strategia più efficace». «Ho emanato direttive affinchè vengano effettuati il maggior numero di interventi per verificare le condizioni dei conducenti. Se vogliamo ottenere risultati, abbiamo bisogno della collaborazione di tutti». Il ministro spiega di rivolgersi «ai cittadini, soprattutto ai genitori. Il numero verde attivato per le segnalazioni relative alle scuole ha avuto un successo inaspettato. Contiamo di poter raggiungere lo stesso obiettivo in questo settore». Torna poi sulle reazioni alla chiusura del Cocoricò; le proteste dei gestori, che reputano il provvedimento troppo severo? «Abbiamo il dovere di seguire la linea dura». E sul disaccordo espresso da alcuni esponenti di Ncd, «chi rappresenta istanze del territorio - dice Alfano - è particolarmente attento alla esigenze occupazionali e imprenditoriali. Noi pensiamo di salvaguardare l'impresa dell'intrattenimento tenendo lontano pusher e droga e riaffermando che ci si può divertire fino all'alba anche senza impasticcarsi o ubriacarsi di superalcolici».

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