ROMA. Durante Mani Pulite, «sono stato costretto alle dimissioni dall'ex presidente del Consiglio Bettino Craxi. sapeva che stavo arrivando a lui». Le dimissioni da ministro del governo Prodi sono derivate «dalla denuncia che avrei favorito Pacini Battaglia, mio collaboratore quando ero pm. Tutto falso». Lo afferma Antonio Di Pietro in un'intervista al Fatto Quotidiano.
Lo stop all'Idv è invece arrivato da «Giorgio Napolitano, che nel 2010 decise di non andare al voto. L'ex capo dello Stato sapeva che se fossimo andati alle urne avremmo preso il 10%. Poi nel 2011 con il libro 'Colpo allo stato’e la stampa che lo ha ripreso, tutto è ricominciato».
Di Pietro dice no a un ritorno in politica: «sono troppo rammaricato per farlo ora. Nessuno me lo ha proposto, sono troppo scomodo per i partiti. Quando dissi, provocandoli, di volermi candidare sindaco di Milano, tutti dissero di no».
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