ROMA. Via libera dell'Aula del Senato al disegno di legge di riforma della Rai. Il provvedimento ora passa alla Camera. Il disegno di legge di riforma della Rai è stato approvato dall'Aula del Senato con 142 voti favorevoli e 92 contrari.
Una vittoria a metà per il governo, battuto ieri su uno dei punti chiave del disegno di legge: la delega all'esecutivo sulla riforma del canone, che è stata soppressa, con il sì di 19 senatori della minoranza Dem e dei verdiniani, che non hanno garantito il loro sostegno alla maggioranza. L'incidente arriva all'indomani della decisione di andare al rinnovo del cda con legge Gasparri, che Palazzo Chigi ha tentato fino all'ultimo di scongiurare.
La Commissione di Vigilanza ha deciso di votare già martedì per l'elezione di sette dei nove membri del cda di competenza della bicamerale con un'accelerazione che ha scatenato lo protesta di M5S.
L'accusa è che ci sia un accordo tra Pd e Forza Italia non solo per arrivare alla spartizione dei consiglieri, ma anche per blindare la maggioranza dei due terzi necessaria per il presidente. Anche la minoranza Dem non nasconde le proprie perplessità sulle modalità con cui si è arrivati al rinnovo per il cda, ma nel Pd è soprattutto lo stop di ieri a Palazzo Madama a pesare. Se Lorenzo Guerini minimizza, sostenendo che "è fisiologico andare sotto su qualche emendamento" e che "se necessario si correggerà alla Camera", dall'altra Matteo Orfini avverte che "se il dissenso diventa consuetudine" si finisce con "smontare il partito". Per Forza Italia quello del Senato non è solo un incidente.
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