PALERMO. «Devo raggiungere dei risultati e fare un patto di lealtà nei confronti del popolo siciliano per fare le riforme. Sono disposto a farle anche con chi attualmente è all'opposizione». L'ha detto il presidente della Regione Rosario Crocetta in conferenza stampa all'Ars. A chi gli chiedeva se Renzi ha ragione quando mette sull'avviso che senza risultati è meglio andare al voto, Crocetta ha detto «sì, ha ragione, però qualcosa della Sicilia non la conosce fino in fondo». Poi il governatore ha rivendicato l'elenco delle cose fatte in questi anni: «Siamo stati la Regione che ha fatto di più, solo che il peso del passato si sente. Guai a cristallizzare la storia, però noi siciliani non abbiamo lavorato per rendere più noti fatti importanti. Non vogliamo elemosine, nè che qualche leghista dica che ce le fanno». «La riforma delle Province appena approvata in Aula non è una legge da Domenica in, è una legge che avevo già previsto nel mio programma elettorale». Così il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, in merito all'approvazione del disegno di legge che istituisce i Liberi consorzi. «Oggi è uno di quei giorni storici per la Sicilia», aggiunge Crocetta, che incontra i giornalisti insieme al presidente della commissione Affari istituzionali e capogruppo del Pd, Antonello Cracolici, e all'assessore alle Autonomie locali, Giovanni Pistorio. «È una di quelle date importanti in cui si attua uno Statuto in parte non attuato e a volte vilipeso - puntualizza Crocetta -. E che ha in se tutti gli elementi per traghettare la Sicilia in una grande prospettiva di sviluppo e crescita democratica. Il principale ostacolo era per l'abolizione delle funzioni di amministratori, consiglieri provinciali e presidenti, i famosi costi della politica, insomma. Le province erano basate su una visione albertina, solo che la regione siciliana rifiuta questa impostazione». GUERINI. "Siamo qui per ascoltare. Credo sia giusto che la segreteria nazionale parli con il partito e con le sue articolazioni territoriali con l'obiettivo di fare le scelte migliori, con la consapevolezza che siamo chiamati a governare questa Regione e dobbiamo farlo con capacità, determinazione e con forza. Come ha detto Renzi, se siamo in grado di farlo bene, altrimenti ne prenderemo atto. Sono qui soprattutto per confrontarci". L'ha detto il vicesegretario nazionale del Pd Lorenzo Guerini a Palermo per partecipare a una riunione della segreteria regionale del Partito, allargata al gruppo parlamentare all'Ars e ai segretari provinciali sulla situazione politica. La riunione arriva alla vigilia del parlamentino dem in programma lunedì e dopo le polemiche sulla convocazione dell'assise, fatta dal segretario regionale Fausto Raciti, ma nulla secondo il presidente dell'Assemblea Marco Zambuto, che aveva annunciato le sue dimissioni mesi fa senza però mai formalizzarle.