ROMA. L'Italia ha grandi infrastrutture, tante piccole e grandi imprese che ci fanno onore, l'Italia dell'export che vince partite e può giocare ancora meglio le sue carte». Lo ha detto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, aprendo l'XI Conferenza degli ambasciatori.
«L'Italia è presa ad esempio per il ruolo delle nostre forze armate, in fondo è uno dei paesi
più amati al mondo, talvolta a nostra insaputa - ha aggiunto Gentiloni- oggi la politica estera ci cambia la vita per questo dobbiamo avere a cuore la nostra rete diplomatica».
«La politica estera italiana può vantare da quasi settanta anni una straordinaria continuità, siamo campioni dell' europeismo, promotori del commercio, e promotori di dialogo per la pace».
«Da più di settata anni abbiamo le carte in regola, e non vedo pulpiti che possono predicare a noi italiani il valore della coerenza», ha aggiunto Gentiloni.
Sulla questione dei due Marò «confermo l'impegno del governo per difendere le ragioni dei Marò Massimiliano Latore e Salvatore Girone nelle sedi internazionali che abbiamo deciso di
attivare».
L'Italia lavora per attuare l'intesa sull'Iran, rassicurando Israele e valorizzando gli effetti positivi per l'Iran e per tutti noi», ha detto il ministro, ringraziando l'Alto Rappresentante per la Politica Europea Federica Mogherini per il contributo al negoziato« che ha fatto onore all'Ue e all'Italia».
Risparmiare è necessario, combattere gli sprechi è doveroso, ma sulla strada di un semplice
ridimensionamento non si va lontano. Il governo e il presidente del Consiglio ne sono consapevoli».
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