ROMA. «Così com'è stato realizzato questo referendum non può prevedere un voto completamente libero e sovrano. Di fatto i greci sono sotto ricatto e gli enormi disagi creati dalla chiusura delle banche riducono la loro possibilità di ragionare con lucidità». Lo afferma il segretario della Lega, Matteo Salvini, in un'intervista al Messaggero.
A suo avviso quello tra Tsipras e Bruxelles è un confronto tra «due torti. La Grecia ha speso quello che non doveva spendere ma questa Europa è una Unione a delinquere» e «ha difetti di una Unione soffocante come quella sovietica». A prescindere dall'esito del referendum greco, secondo Salvini «se in Europa c'è ancora gente con un minimo di coscienza, prima a 19 (i paesi dell'Eurozona) e poi a 28 (quelli Ue), bisognerà ridiscutere uno per uno tutti i trattati europei. Il punto è chiaro: o l'Europa si ripensa o non avrà futuro. Al di là del caso greco qualcuno dovrebbe ricordarsi che la Gran Bretagna sta andando verso il referendum sull'adesione all'Ue».
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