PALERMO. L'assessore alla Sanità della Regione Siciliana Lucia Borsellino si è dimesso. Lo ha fatto comunicando la sua decisione con una lettera al governatore Rosario Crocetta. Nei giorni scorsi Lucia Borsellino aveva anticipato le sue intenzioni in una intervista, nella quale sottolineava di non vedere più «le ragioni che mi portarono tre anni fa ad accettare la proposta di Crocetta». Si tratta del terzo assessore che lascia la giunta regionale a distanza di brevissimo tempo, dopo le dimissioni di Ettore Leotta e Nino Caleca.
''Prevalenti ragioni di ordine etico e morale e quindi personale, sempre più inconciliabili con la prosecuzione del mio mandato, mi spingono a questa decisione anche in considerazione del mio percorso professionale di oltre vent'anni in seno all'amministrazione regionale della Salute''. Lo scrive l'assessore regionale alla sanità Lucia Borsellino nella lettera in cui annuncia le proprie ''irrevocabili dimissioni'' dalla carica al presidente della Regione Rosario Crocetta. '
'Ho deciso - aggiunge - di rassegnare oggi le mie dimissioni avendo sentito fortemente il dovere di attendere la scadenza del 30 giugno entro la quale il ministero della Salute ha rivolto alla Regione l'assolvimento di alcune prescrizioni relative a taluni adempimenti in tema di assistenza materna e neonatale che hanno visto l'assessorato da me guidato e l'intero servizio sanitario regionale pronti a rendere conto dei relativi interventi ed attività svolte pur essendo già da tempo autonomamente programmati''.
"L'arresto del medico lesione all'immagine della Sanità". ''Considerata poi la concomitante circostanza occorsa, di cui ai recenti fatti di cronaca riguardanti il caso del primario di chirurgia plastica e maxillo facciale dell'azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello - scrive ancora Borsellino -, non posso non manifestare il rammarico conseguente alla lesione che fatti come questo determinano inevitabilmente all'immagine dell'istituzione sanitaria e dell'intera Regione''. Il riferimento è all'arresto del medico palermitano Matteo Tutino, il 29 giugno scorso, per truffa, peculato e abuso d'ufficio. ''Fatti come questi - aggiunge - determinano un grave danno sulla capacità attrattiva del servizio sanitario regionale''.
"Aggredita la mia credibilità". ''Vari sono stati gli accadimenti che hanno aggredito la credibilità dell'istituzione sanitaria che sono stata chiamata a rappresentare quindi della mia persona'', scrive anche l'ormai ex assessore regionale alla Sanità nella sua lettera di dimissioni'. ''Constato con amarezza - aggiunge - come tali accadimenti abbiano appesantito anche i tempi di raggiungimento di taluni obiettivi di questo governo nell'ambito della salute e dell'assistenza, che costituivano i capisaldi di un programma peraltro condiviso ancora prima della nascita di questa legislatura''.
L'ex assessore cita il caso della piccola Nicole, la neonata morta nel febbraio scorso, e il caso del primario di chirurgia plastica dell'azienda ospedaliera palermitana Villa Sofia-Cervello, arrestato nei giorni scorsi. ''Lascio - scrive Borsellino - un sistema con innegabili segni di ripresa oggettivamente documentati, perseguiti nell'ambito di un programma triennale di sviluppo e di consolidamento pattuito con i ministeri della Salute e dell'Economia, programma in corso di attuazione che dev'essere responsabilmente rinnovato alla scadenza del triennio 2013-2015''.
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