ROMA. «Mi fa piacere che ci sia un attestato di stima così forte nei miei confronti, ma mi fa ancora più piacere l' idea di concludere il mio mandato in Parlamento, quindi non mi candiderò a sindaco di Roma». Così il deputato M5s Alessandro Di Battista in un' intervista al Corriere della Sera. Spiega il perché della sua contrarietà a una deroga delle regole del Movimento che gli consenta di candidarsi a primo cittadino: «se provi ad andare in deroga su una cosa, poi finisci per farlo su tutto. E quindi non lo fai neppure per Roma». Se davvero pensiamo di poter vincere nella capitale? «Ormai - dice Di Battista - siamo una forza di programma, capace di governare e sono mesi che siamo convinti di poter quantomeno arrivare al ballottaggio nella capitale. Ci viene riconosciuta la nostra capacità di far chiarezza sui conti pubblici». Il deputato riflette poi sul futuro del Movimento: la possibilità di modifiche al direttorio? «In futuro credo ci sarà un allargamento, nell' ottica di una maggiore distribuzione di deleghe e di responsabilità. D' altronde - sottolinea Di Battista - si allarga anche il numero di eletti: oggi sono 1.600, quasi quanto tutte le persone presenti a Milano il giorno della fondazione dei Cinque Stelle».