FIRENZE. «Noi non accetteremo mai di vivere nel terrore, ma mantenendo tutti i livelli di prudenza rimarremo sempre aperti al dialogo e alla cultura». Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi intervenendo nella sede del Centro culturale dell'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai a Firenze per la firma dell'intesa tra la Repubblica italiana e l'Ente religioso.« Viviamo un tempo dove il terrore si è sparso nel pianeta. - ha aggiunto il premier - In Kuwait, Tunisia, Somalia ed in Francia, sono avvenuti eventi diversi, con storie e motivazioni diverse, unite da un principio di estremismo e fanatismo che vuole minare il nostro credo. La prima reazione a certe cose è cercare sicurezza e i paesi fanno di tutto per difendersi. Dietro c'è un disegno: chi ti vuole ridurre al terrore vuole farti morire o comunque farti vivere nel terrore. Noi però non lo accetteremo mai questo». «Non si può uccidere in nome di Dio. Si può invece vivere in nome di un dio», ha aggiunto Renzi. « Lo Stato italiano ha deciso di abbracciare il concetto di libertà religiosa fino in fondo. Io sono cattolico, la religione maggioritaria in Italia però in questo momento il nostro Stato ha deciso di affermare nuovamente il valore della libertà religiosa come proprio caposaldo». Sull’allarme terrorismo ha parlato anche detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano: «Esprimo grande soliderietà al popolo francese tunisino e del Kuwait. Siamo vicini ai popoli e alle loro famiglie. Le nostre forze di intelligence lavorano 24 ore su 24 perchè nessun paese è fuori pericolo» Alfano lo ha detto intervenendo in video conferenza al Festival del Lavoro, in corso a Palermo, in merito agli attentati di ieri.