ROMA. Via libera dall'Aula del Senato alla fiducia sul ddl «La buona scuola». I voti favorevoli sono stati 159, quelli contrari 112. Tensione in Aula, con le opposizioni che hanno contestato il senatore a vita Giorgio Napolitano, che ha votato sì alla fiducia. Il provvedimento passa ora all'esame della Camera, dove arriverà il 7 luglio.
«È una giornata molto importante per il nostro governo e, lo confesso, anche per me personalmente, perchè anche se non è ancora il passaggio definitivo, che sarà alla Camera tra pochi giorni, è comunque un passaggio fondamentale». Così a Sky TG24 HD il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, dopo l'approvazione al Senato del ddl Scuola. «È un passaggio fondamentale - ha continuato il ministro - perchè i senatori hanno esaminato e hanno approvato, con voto di fiducia e con numeri ampi, questo provvedimento che è la prima volta che riesce a sfondare un muro che molti ministri non erano riusciti a valicare, come il muro dell'autonomia, incompleta addirittura dal provvedimento del ministro Berlinguer, della valutazione che non è mai riuscita a entrare nella cultura della scuola e che invece è un elemento qualificante che non è una caratteristica di una scuola dirigistica, ma - ha concluso - è una caratteristica fondamentale perchè la scuola migliori in qualità e dia agli insegnanti stessi la valorizzazione».
«Andiamo avanti con impegno perchè #labuonascuola sia realtà concreta già dal prossimo anno scolastico. I tempi sono stretti ma siamo animati dalla ferma convinzione che sia arrivato il momento di cambiare questo Paese. Il testo approvato oggi in Senato risponde a questa esigenza: accoglie le proposte di modifica emerse dentro e fuori il Parlamento, riducendo significativamente i tempi di approvazione della riforma per favorire le assunzioni degli oltre 100.000 precari che serviranno a #labuonascuola». Così il sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone, commenta sul suo profilo Facebook l'approvazione del ddl «La Buona Scuola» al Senato. «La scuola che vogliamo - scrive - sarà autonoma, moderna, con più laboratori e maggiore innovazione digitale, trasparente, grazie agli open data, sicura, grazie agli investimenti in edilizia scolastica in termini di monitoraggio, manutenzione e costruzione di nuove scuole d'eccellenza». «Sarà una scuola - aggiunge Faraone - che restituisce dignità al ruolo dell'insegnante con le assunzioni in ruolo, con l'organico del potenziamento, con la valorizzazione del merito per 200 milioni di euro e con la card per la formazione e l'aggiornamento. Sarà una scuola che dà fiducia agli studenti, sempre più al centro della vita scolastica nella scelta del loro curriculum, nelle decisioni che riguardano i loro istituti e nell'orientamento al mondo del lavoro grazie anche all'alternanza scuola-lavoro nelle scuole superiori. Che chiama i dirigenti scolastici a essere responsabili dei propri istituti in sinergia con la comunità scolastica e con il territorio e valutati, dopo tante intenzioni rimaste su carta, da un nucleo di valutazione e da ispettori esterni». «Una scuola in cui tutti sono responsabili ciascuno per la propria parte. Ma che soprattutto risponde al suo mandato principale: formare cittadini consapevoli e pronti al domani. Oggi - conclude il sottosegretario - un altro passo in avanti è stato fatto. Non ci tiriamo indietro e continuiamo a lavorare con impegno e determinazione per #labuonascuola».
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