Giovedì 19 Dicembre 2024

Delrio: "Meno leggi per abbattere la corruzione, serve semplicità"

ROMA. «La ricetta giusta contro la corruzione è la semplicità. Più sono le norme, più aumenta l'incertezza, più ci guadagnano sempre e solo gli avvocati: le norme statali sulle gare scenderanno da 600 a 200. Questa riforma cambierà profondamente il modo di fare i lavori pubblici in Italia». Lo afferma alla Stampa, Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. «Con il nuovo codice degli appalti - annuncia il ministro - non si potranno più vincere gare con progetti preliminari». Sulla voce che il governo intenda cambiare i vertici di Fs, Delrio si limita a replicare: «Non rincorro le indiscrezioni» ma sul fatto che il premier dice che occorre investire di più sulle linee regionali sulle quali dovrebbero agire però le Regioni, osserva: «Vero, ma non dobbiamo accontentarci. Nel complesso è stato programmato l'acquisto di 700 nuovi treni, 300 dei quali stanno arrivando sulle rotaie. Possiamo fare di più. E bisogna credere all'apertura del settore ai privati». Sul trasporto locale, delle oltre ottomila municipalizzate mille si occupano di trasporto su gomma, in gran parte in perdita. Si può intervenire? «Il settore - spiega il ministro - ha bisogno di una riforma profonda alla quale stiamo lavorando. Le società devono diminuire e diventare vere aziende gestite da managercompetenti. Si può fare, lo dimostra il caso delle Ferrovie apulo-lucane, l'unica di proprietà del mio ministero: ha rinnovato il parco dei mezzi e oggi è in utile». Sui porti Delrio fa sapere: «C'è pronta una bozza sulla riforma dei porti, che andrebbero accorpati: l'inefficienza della logistica in Italia costa alle imprese 50 miliardi l'anno».  

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