PALERMO. «Passo al gruppo Misto, voterò solo i provvedimenti utili alla Sicilia non iscrivendomi nè alla maggioranza nè all’opposizione»: Nino Dina è tornato all’Ars a circa tre settimane dagli arresti domiciliari. E ha subito preso la parola per rivendicare «la mia estraneità all’inchiesta della Procura di Palermo». L’inchiesta è quella per corruzione e voto di scambio che ha coinvolto anche un altro deputato, Roberto Clemente del Pid. Dina ha preso la parola per annunciare anche «il disimpegno da ogni partito e l’autosospensione dalla carica di presidente della commissione Bilancio». Carica che il deputato di lungo corso avrebbe comunque perso di qui a poco visto che il consiglio di presidenza dell’Ars sta deliberando la ricomposizione di tutte le commissioni parlamentari. Con la sua dichiarazione pubblica, Dina (eletto due anni fa nell’Udc) annuncia di fatto che la maggioranza di Crocetta ha perso un voto.