PALERMO. I risultati dei ballottaggi nei 13 comuni siciliani agli occhi dell'opposizione sono il segno di una sconfitta di Crocetta e del Partito democratico. A sostenerlo sono soprattutto Nello Musumeci, presidente della commissione Antimafia all'Ars e i parlamentari di Forza Italia. «In Sicilia come in Italia, quando il candidato è credibile ed è espressione di un 'pattò civico con il territorio, s'inverte la tendenza e il Pd generalista di Renzi e Crocetta non riesce a conquistare la vittoria. Mi auguro che questa lezione, da Venezia a Enna, passando per piccole e grandi città, possa farsi strada. Noi stiamo lavorando in questa direzione e sono contento di salutare l'elezione in Consiglio Comunale dei rappresentanti della nostra forza civica tanto a Gela, quanto a Enna», dice Nello Musumeci. Sulla stessa linea anche gli esponenti di Forza Italia: Riccardo Gallo, Francesco Scoma, Bruno Alicata e Stefania Prestigiacomo: «Il voto in Sicilia è una totale disfatta del Pd che nell'isola, col governo regionale a guida Crocetta, ha dimostrato tutta la propria incapacità a fronteggiare la grave crisi economica con un 23% di disoccupazione». «La debacle di Gela - aggiungono - città del Governatore e quella di Enna, con la clamorosa sconfitta di Mirello Crisafulli, che diceva di vincere 'anche se si vota a sorteggiò, sono i simboli di una frana di credibilità, la concreta condanna di un elettorato che non riconosce al Pd siciliano capacità e dignità per governare. Dall'altro lato emerge con chiarezza una maggioranza moderata viva e vitale che attende solo di essere rappresentata ed è stato probabilmente un errore, alla luce di questo dato, rinunciare a presentare un pò ovunque nell'isola il simbolo di Forza Italia». «Occorre con urgenza riprendere l'iniziativa politica per recuperare la fiducia dei siciliani, tornare ad essere punto di riferimento di un elettorato che chiede lavoro e sviluppo e che in molti casi alle amministrative ha espresso un voto di protesta», concludono.