PALERMO. Solo un endorsement, sbuffano i falchi del M5s. Niente alleanze, giurano i duri e puri dell'anti-casta. Un pò d'imbarazzo, però, c'è. Certamente ci sono le polemiche. A infiammare il clima politico a Gela, dove si vota domenica per il ballottaggio, sono alcuni scatti. Quelli che ritraggono Domenico Messinese, l'aspirante sindaco M5s, mentre abbraccia Lucio Greco del Ncd, sconfitto al primo turno. Un abbraccio in piazza Umberto davanti a centinaia di militanti di centrodestra, immortalato dagli smartphone di chi era presente. Alleanza politica? Gli intransigenti tra i pentastellati non ne vogliono sentir parlare, anche se ripudiano la scelta del Ncd di appoggiare il grillino nella sfida ad Angelo Fasulo, sindaco uscente, sostenuto dal Pd e dal Megafono del presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta. Nella sua Gela, Crocetta si sta giocando una partita cruciale, che potrebbe avere risvolti sul suo governo, anche se, ripete come un mantra, «non è un referendum su di me». «A giudicare dalle alleanze a Gela, il M5s più che un movimento politico è un albergo per riciclati della Prima Repubblica», attacca Crocetta. Solo qualche giorno fa il governatore aveva chiuso a qualunque ipotesi d'intesa con il Ncd alla Regione, rispondendo picche a chi nel Pd accarezza il progetto di estendere l'alleanza con l'Udc anche al partito di Alfano dopo i buoni risultati ottenuti in qualche comune andato al voto, come Agrigento. Anzi. Crocetta aveva calcato la mano dopo gli sviluppi dell'inchiesta Mafia Capitale sul Cara di Mineo, che coinvolge il sottosegretario Giuseppe Castiglione, che in Sicilia guida il Ncd. E adesso il caso Gela. Che fa saltare i nervi anche al segretario regionale Fausto Raciti: «Faccio i complimenti a Di Maio e Di Battista, i 'purì del Movimento 5 Stelle, sempre pronti a fare tutt'uno di giustizialismo e politica, sempre i primi a chiedere una testa ad ogni indagine, quelli del 'noi mai con nessunò, che poi però si trovano l'alleanza Messinese, e Ncd, pur di battere Angelo Fasulo». E ancora: «Fosse stata un'altra forza politica avrebbe impressionato poco, ma dopo mesi di accuse di 'corruzionè al Pd, fa veramente ridere». Secondo Raciti «la foto di Messinese abbracciato al candidato sindaco Ncd diventa il simbolo del 'tradimento' dei 5 Stelle che fino ad oggi hanno votato a Roma contro norme giuste, e sostenuto norme ingiuste, pur di non 'apparirè d'accordo con qualcuno, pur di tenere fede al motto 'noi non ci alleiamo, noi siamo diversi, noi non scendiamo a patti con nessuno'. Da oggi in poi quel motto è carta straccia». Non ci sta il grillino Giancarlo Cancelleri: «Chi ha a che fare con il Ncd è il Pd a Roma e Crocetta in Sicilia, perchè ricordo che Crocetta è ancora lì solo perchè il Ncd gli ha permesso di approvare la finanziaria».