ROMA. «I pensionati si preparino alla Legge di Stabilità di ottobre, perchè nella pentola del Governo bolle più di una sorpresa. L'ultima è aumentare la flessibilità in uscita tagliando l'assegno pensionistico fino all'8% del suo valore. Considerando che le pensioni medie sono già molto basse, si tratta di un nuovo giro di vite contro una categoria stravolta dalla legge Fornero del 2011». È quanto si legge nel blog di Grillo che dedica alla partita previdenziale il post di apertura di oggi dal titolo «pensioni addio». «Il taglio alla pensione - viene spiegato - sarà dell'8% nel caso limite in cui il lavoratore decida di ritirarsi a 62 anni e con 35 anni di contributi versati, e diminuirà mano a mano che ci si avvicina ai parametri Fornero. Ad esempio, chi si ritirerà a 62 anni ma con un anno di contributi in più (36), subirà una decurtazione del 7,7%. Il gioco del Governo è chiaro: invece di rigettare in tutto e per tutto la riforma Fornero, cerca di spremere altre risorse da quei lavoratori che hanno visto allontanarsi l'età pensionistica. Si tratta dell'ennesimo ricatto: o si accettano i parametri Fornero o si rinuncia a soldi essenziali per vivere una serena vecchiaia». «I pre-pensionamenti, però, vanno coperti, in attesa del risparmio futuro», prosegue il blog sottolineando che «a coprirli saranno (che sorpresa!) sempre i pensionati! Si discute infatti di un contributo di solidarietà alla parte retributiva delle pensioni oltre i 2.000 euro (lordi!), per un totale di quattro miliardi». Ma all'orizzonte vengono avvistati ulteriori tagli: il 20% alle pensioni contributive e del 12% sulla parte calcolata col retributivo. «Sulle pensioni - si legge ancora nel post - il Governo si sta giocando ogni credibilità. Prima si inventa un finto »bonus« elettorale da 500 euro, raggirando i pensionati e ignorando la sentenza della Consulta, poi specula sulle pensioni dei lavoratori per raccogliere qualche spicciolo utile a tirare avanti la carretta dell'austerità. A governare l'Italia è ormai il pareggio di bilancio imposto dall'Europa e dalle banche del Nord Europa a cui non importa che l'Italia si impoverisca pur di avere la loro libbra di carne di interessi sui nostri titoli pubblici. I diritti di lavoratori e pensionati - denuncia il blog di Grillo - sono ridotti a questioni elettorali sulle quali cercare compromessi al ribasso per salvare la faccia e i voti. La lezione delle regionali, dove il Pd ha perso il 50% dei voti rispetto alle europee, insegna però che gli italiani sono stanchi delle balle del premier. L'ex sindaco, mai eletto in parlamento, procede a gonfie vele verso la catastrofe del suo partito (e di questo va ringraziato) e dell'Italia. I pensionati devono, allo stesso tempo, subire la beffa delle pensioni d'oro e dei vitalizi per gli ex parlamentari maturati anche con un solo giorno di presenza che il M5S ha chiesto di abolire e che ii partiti vogliono mantenere. Privilegi per la casta e miseria per tutti gli altri», conclude.