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Pd, il presidente Orfini: "Cambiare organizzazione nel partito"

ROMA.«Bisogna mettere mano ad una revisione della nostra organizzazione del partito. Delimitare bene compiti, ambiti decisionali, regole». Lo afferma il presidente del Pd Matteo Orfini, che intervistato dal Mattino sottolinea: «uno dei punti più delicati resta quello di fissare regole più stringenti sulle primarie».

Torna sulla vicenda De Luca: «la Bindi ha certamente sbagliato». La sua iniziativa, spiega il presidente, «è andata contro lo spirito della Costituzione e fuori dal mandato che affida alla commissione il regolamento sulle candidature». Esclude le scuse del partito: «è lei che dovrebbe chiedere scusa, non certo pretenderle». Se il governo pensa a una riforma della Severino? «Per nulla.

Il Pd ha sempre ritenuto che De Luca fosse in condizione di governare la Regione Campania, che fosse candidabile, eleggibile e insediabile. La strada per la piena funzionalità non passa certo per una modifica della legge Severino». «Va applicata - dice Orfini - la legge attualmente in vigore. E ci sono margini, lo dicono i precedenti giuridici, per il ricorso di De Luca al giudice ordinario contro la eventuale sospensione».

Il presidente del Pd torna poi sul partito della Nazione: «non è mai esistito. Quando abbiamo aderito al Partito socialista europeo, abbiamo fatto una precisa scelta di campo, delimitando i nostri confini politici e la nostra identità a sinistra».

Infine riflette sul Mezzogiorno, ora interamente amministrato da governatori Pd: «occorre un salto di qualità, con politiche coordinate che abbiano nel governo un unico interlocutore. Il governo - sottolinea Orfini - deve darsi una mission specifica sul Mezzogiorno», con «un ministero o un altro organismo. Di certo, il Sud è per noi una priorità».

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