PALERMO. Mirello Crisafulli non sfonda a Enna, Lillo Firetto conquista Agrigento con una coalizione che rispecchia quella che a Roma sostiene Renzi. I grillini sono a un passo da Gela, la città di Crocetta, e Augusta. Il Pd incassa la vittoria al primo turno a Villabate e a Carini. Salvini resta al di là dello Stretto: la Lega non riesce a intercettare il voto di protesta e ottiene risultati poco significativi. Eccoli i primi, parziali, verdetti delle Amministrative in Sicilia: premiano i grandi partiti e aprono nuovi scenari alla Regione.
L’alleanza larga
La sorpresa è arrivata da Agrigento, dove Lillo Firetto ha vinto al primo turno staccando di molto Silvio Alessi, il candidato che aveva vinto le primarie del Pd prima di essere scaricato perchè accusato di essere un infiltrato di Forza Italia. Firetto (Udc) ha vinto portando al successo un’alleanza che vede insieme il Pd e Ncd. E che ottimi risultati ha dato anche a Raffadali contro il fratello di Cuffaro. E da qui, secondo il leader centrista Gianpiero D’Alia, occorre ripartire anche alla Regione: «È un paradigma vincente da esportare. Serve un cambio strutturale della coalizione». D’Alia non pensa a un ingresso di Ncd in giunta ma - forte del progetto che lo vede impegnato nella costruzione di Area popolare con Alfano - indica un percorso: «Udc, Ncd e Pd devono assumersi la responsabilità delle riforme per evitare l’ingovernabilità e fronteggiare l’avanzata dei grillini». È l’abbandono delle tentazioni di rientro nel centrodestra. L’Udc vedrà un mini-riassetto, perchè Firetto si dimetterà da deputato per lasciare il posto al canicattese Gaetano Cani.
Il Pd esulta
Nel Pd invece il risultato siciliano va oltre quello romano. Al momento di andare in stampa i democratici contano di incassare i successi nel Palermitano a Villabate con il magistrato Vincenzo Oliveri e a Carini con Giovì Monteleone. Esultano per la vittoria di Firetto e per il successo (probabilmente) sfiorato a Marsala da Alberto Di Girolamo: l’unico candidato scelto con le primarie è in testa con il 49% seguito da Massimo Grillo (Udc, Ncd, Forza Italia). Il Pd è in netto vantaggio anche a Milazzo con Giovanni Formica (che però andrà al ballottaggio con Carmelo Pino sostenuto da liste civiche di centrodestra) mentre subisce la spaccatura a Barcellona Pozzo di Gotto, dove ha sostenuto Giuseppe Turrisi, finito terzo: al ballottaggio vanno Roberto Materia per il centrodestra e l’uscente non ricandidata dal Pd Maria Teresa Collica.
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