Alle urne in sette Regioni: affluenza al 39,2%, alle Comunali ha votato il 50% degli elettori
ROMA. Nonostante la lista con i nomi degli "impresentabili", le polemiche che hanno preceduto fino praticamente all'apertura delle urne queste elezioni, gli scontri infuocati tra e soprattutto all'interno dei partiti, e anche il ponte del 2 giugno con bel tempo, gli italiani sono andati a votare, smentendo le catastrofiche previsioni che li volevano lontani dalle urne. È stata del 39,2% (quando manca il dato di tre comuni) l'affluenza alle urne rilevata alle 19 per le elezioni regionali in Veneto, Liguria, Umbria e Campania, secondo quanto fornito dal Viminale. Nelle precedenti omologhe si votò in due giorni. Quando sono noti i dati relativi a circa il 50% dei comuni sul totale di 512, l'affluenza alle urne per le elezioni comunali, rilevata alle ore 19 di oggi, va attestandosi intorno al 50% (il dato diffuso dal Viminale, non tiene conto delle comunali in corso in Friuli Venezia Giulia e Sicilia). Nelle precedenti omologhe si votò in due giorni. Oggi il 15% degli elettori, alle ore 12, sono andati ai seggi nelle sette regioni chiamate al rinnovo di Consigli e presidenti - Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Umbria, Puglia - facendo registrare un sorprendente +5% di affluenza rispetto a cinque anni fa, quando, tuttavia, si votava in due giorni (domenica e lunedì) e non in uno come quest'anno. È in calo di due punti percentuali invece l'affluenza se si paragona alle europee dello scorso anno, con l'eccezione della Campania. Guardando nel dettaglio i dati, si evince che in Puglia ha votato per le regionali il 13,3% degli elettori, in aumento di più di quattro punti; in Toscana ha votato per le regionali il 14,6% degli elettori, con una crescita di oltre cinque punti; picco di affluenza in Umbria e in Veneto, con un aumento di elettori di addirittura di 7 punti percentuali: in Umbria ha votato per le regionali il 15.4% degli elettori, in Veneto ha votato il 17,8% degli elettori, in aumento di quasi sette punti rispetto alle precedenti omologhe; nelle Marche ha votato per le regionali il 13,4% degli elettori, in aumento di quasi 5 punti rispetto alle precedenti omologhe; in Liguria ha scelto di andare alle urne il 16.8% degli elettori, in aumento di quasi cinque punti; in Campania ha votato per le regionali 13,9% degli elettori, in aumento di oltre cinque punti, a Napoli ha votato il 12,4% degli aventi diritto. Per le comunali l'affluenza alle ore 12 è stata del 20,2% nei 512 centri chiamati al voto. A Venezia, il capoluogo più importante chiamato al rinnovo, ha votato il 18,4%. Questo il quadro dei candidati presidenti alle Regionali: * VENETO - I candidati alla presidenza del Veneto sono sei. Si va dal governatore uscente Luca Zaia (Lega) alla diretta antagonista Alessandra Moretti (Pd). Ci sono poi Flavio Tosi, staccatosi dal Carroccio, e l'indipendentista Alessio Morosin. M5S presenta Jacopo Berti, mentre la lista civica ambientalista e solidale si affida a Laura Di Lucia Coletti. * TOSCANA - sette le candidature, sostenute complessivamente da 10 liste. Enrico Rossi, governatore uscente, è sostenuto da Pd e dalla lista Popolo toscano. Claudio Borghi, candidato di Lega Nord e Fratelli d'Italia, Giacomo Giannarelli, sostenuto dal M5S, Gianni Lamioni, candidato della lista Passione Toscana, espressione di Ncd e Udc e Tommaso Fattori, candidato di Si'-Toscana a sinistra. Stefano Mugnai, candidato di Forza Italia e di LegaToscana-Piu' Toscana. Gabriele Chiurli, sostenuto da Democrazia Diretta. * LIGURIA - Raffaella Paita contro Giovanni Toti: uscirà da questa sfida il presidente della Regione Liguria. Paita è sostenuta da Pd e Liguri per Paita; Giovanni Toti da FI, Ln, FdI, Nuovo Psi, Riformisti, Ap-Liguria, Liberali. Occhi puntati sul risultato che otterrà l'ex Pd Luca Pastorino, che si è candidato in contrapposizione a Paita, e che potrebbe erodere consensi alla candidata renziana. Poi c'è Alice Salvatore, 32 anni, che corre per il M5S. Gli altri candidati sono Antonio Bruno per 'Progetto Altra Liguria', Enrico Musso, per la lista civica di centrodestra 'Liguria Libera'; Matteo Piccardi del Partito comunista dei lavoratori; Mirella Batini per Fratellanza donne. * UMBRIA - sarà con tutta probabilità lo scontro tra la presidente uscente, Catiuscia Marini (centrosinistra), e il candidato del centro destra, il sindaco di Assisi, Claudio Ricci (con Andrea Liberati del M5S a fare da terzo incomodo), a caratterizzare lo scontro elettorale. Marini è sostenuta da 4 liste, con il suo partito, il Pd, il Psi e Sel e molti esponenti della società civile, mentre Ricci può contare sull'appoggio di 6 liste, tre delle quali civiche (con anche esponenti Udc e Ncd) e tre politiche (Fi, Ln e FdI). * MARCHE - 5 i candidati presidenti. Tra loro il presidente uscente Gian Mario Spacca, in lizza per la terza volta, dopo avere rotto con il centrosinistra, questa volta sostenuto da Marche 2020 (la sua lista in cui sono confluiti anche candidati di Area Popolare) e FI; l'ex sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli, sostenuto da Pd, Uniti per le Marche e Popolari Marche-Udc. E ancora Gianni Maggi di M5S, Edoardo Mentrasti (Altre Marche-Sinistra Unita), Francesco Acquaroli con la coalizione Centrodestra Marche (Fdi-An e Lega). La candidatura di Acquaroli è stata depositata dalla leader di Fdi-An Giorgia Meloni. * CAMPANIA - Vincenzo De Luca (Pd, Campania in rete, De Luca presidente, Campania Libera, Insorgenza Civile e Meridionalisti democratici, Idv, Scelta e Centro Democratico, Udc, Psi, Davvero Verdi), proverà a sfidare l'attuale governatore, Stefano Caldoro (Popolari per l'Italia, Vittime della Giustizia, Movimento mai più la Terra dei fuochi, Caldoro presidente, Noi Sud, Ncd, FI e FdI). Gli atri in lizza sono Valeria Ciarambino (M5s) e Salvatore Vozza (Sinistra e Lavoro). * PUGLIA - con Michele Emiliano (8 liste di centrosinistra) ci sono gli uscenti del Pd Mario Loizzo, Giovanni Giannini, Filippo Caracciolo e Ruggiero Mennea. Con la lista civica 'Emiliano sindaco di Puglia' sono candidati l'ex prefetto di Bari Antonio Nunziante, il presidente uscente del Consiglio regionale Onofrio Introna e l'assessore uscente al Bilancio Leonardo Di Gioia. Nella lista 'La Puglia con Emiliano' è capolista l'ex pm Desirèe Digeronimo. Centrodestra diviso: con Francesco Schittulli c'è l'ex deputato Pinuccio Gallo oltre ai fittiani Stefano Miniello, Ignazio Zullo, consigliere uscente di Forza Italia e il senatore Pietro Liuzzi. Altre quattro liste di centrodestra sostengono Adriana Poli Bortone con 8 consiglieri regionali uscenti candidati nella lista di FI.