ROMA. «Non rientra nei poteri di uno dei presidenti delle Camere di interferire nei lavori di una commissione bicamerale». Così il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha risposto a Luigi Compagna che chiedeva di bloccare la conferenza stampa annunciata dalla presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi sugli impresentabili.
«In democrazia non esistono 'scorciatoiè: ogni deviazione da questa regola fondamentale presuppone un torto, una scorrettezza, a volte un reato». Così il presidente del Senato, Pietro Grasso, si rivolge agli studenti presenti in Aula per il progetto Lezioni di Costituzionè. «Vi assicuro - aggiunge - che non c'è moneta che valga il rifiuto di quello che Paolo Borsellino definiva 'il puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità». «Tenetelo a mente - ha detto Grasso agli studenti - ogni volta che vi troverete, come tutti ci siamo trovati nella vita, di fronte a un bivio: da una parte un favore, una raccomandazione, un sopruso. Dall'altra la dignità, la bellezza e la fierezza di un comportamento onesto, etico, responsabile. Non abbiate dubbi, magari all'inizio potrà sembrarvi più facile e più comodo cedere, ma alla lunga scoprirete che la competizione vera è solo con voi stessi».
Parlando della Carta Costituzionale, su cui si fonda la democrazia, il presidente del Senato ha detto che «ciò che la rende così affascinante è che è capace di disegnare un orizzonte cui tendere piuttosto che definire solo un insieme di regole e principi cui doversi attenere». «Ci sono - ha aggiunto - diritti inviolabili che non cadono quindi dal cielo, non sono dati per sempre ma richiedono un impegno quotidiano, tanto individuale quanto collettivo, attraverso il quale consolidarli, aumentarli, allargarli, difenderli ogni volta riteniamo siano minacciati dalle contingenze della storia». «E dopo i diritti inviolabili, nella Costituzione - ha sottolineato Grasso - si citano i doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. I diritti non vengono da soli vengono subito messi in relazione ad alcuni doveri cui un cittadino non può sottrarsi. »È come se la nostra Carta fondamentale - ha concluso Grasso volesse subito darci una lezione che possa essere applicata a tutti gli aspetti della nostra vita: non esiste diritto senza dovere, non esiste risultato senza sforzo, non esiste vittoria senza impegno«.
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