GENOVA. Il testa a testa previsto dai sondaggi tra me e la candidata Pd Raffaella Paita? «È merito del centrodestra che ha saputo unirsi dietro un progetto condiviso». Così il candidato del centrodestra alla presidenza della Liguria Giovanni Toti in un'intervista al Tempo. In Liguria, dice il consigliere politico di Fi, «il Pd paga l' arroganza del vertice nazionale e locale che dopo 10 anni di malgoverno ha pensato di ripresentarsi con le stesse facce e gli stessi programmi non realizzati. Il Pd vive un congresso permanente che scarica sul Paese e i danni sono ben visibili».
Se in Liguria si è formato il prototipo del centrodestra del futuro? «Si è formato - dice Toti - un esperimento che può costituire un metodo di lavoro. Abbiamo trovato obiettivi comuni, con alleati che con grande generosità hanno rinunciato a parte delle loro peculiarità per creare una coalizione. Credo sia un bell'esempio in un centrodestra dove tanti dirigenti con il sedere al caldo continuano a spiegare come si fa politica». Torna poi sull'idea di un Partito Repubblicano lanciata da Berlusconi; la possibilità che questo progetto possa far riconquistare gli elettori persi? «L'unità aumenta la competitività e gli elettori vanno a votare per vedere i propri candidati vincere. Quando si parla di Partito Repubblicano - chiarisce il consigliere politico di Fi - nessuno di noi intende un partito strutturato, con una dirigenza unitaria, ma si intende una federazione di forze politiche che portino le loro individualità».
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