ROMA. «Auguro un tumore al signor Grillo: eviterebbe di dire stronzate». Lo dice l'ex parlamentare Idv Antonio Borghesi, professore di economia all'Università di Verona, malato di cancro e paziente del prof. Veronesi contro cui si è scagliato nei giorni scorsi l'esponente del M5s. «Egregio Signor Grillo - scrive nella sua pagina ufficiale -. Chi Le scrive è un malato di tumore, 'clientè di quel Veronesi, affarista, che fonderebbe la sua fortuna sui malcapitati come il sottoscritto. Sono in politica da abbastanza anni per riconoscere la demagogia al suo primo vagito, ma non abbastanza per compatire la imbecillaggine al suo punto di morte». «La vostra credibilità versa infatti in uno stato di coma da mesi - prosegue Borghesi nel commento riportato oggi dal Corriere del Veneto - da quando siete stati costretti a mettere i fatti al posto delle parole; ed in questo caso non è servita alcuna prevenzione nè diagnosi precoce per evitare questa agonia in cui soffoca un movimento nato per rivoluzionare le istituzioni e finito per ridicolizzare la rivoluzione». Nel blog Borghesi rincara la dose, sempre rivolto a Grillo. «Ci sono invece studi solidi e ricerche ostinate che impiegano soldi pubblici in progetti internazionali, in centri di cura, in formazione all'avanguardia. I soldi pubblici poi allarmano su rischi mortali, informano su come evitarli, ed infine motivano la forza di vivere - conclude. - Infine i soldi pubblici pagano diagnosi precoci a tutti, curano malattie incurabili a tutti, e aiutano a morire con dignità. Tutti. Non gli amici a 5 Stelle. A questo servono i soldi 'del professore Veronesì e 'dello IEÒ: a darmi per il momento quell'anno di vita che nessuno mi dava, che a lei serve per imbrogliare la vita, a me per accettare la morte».