Giovedì 19 Dicembre 2024

Norme pro regionali, spunta il "salva-dirigenti" ed è stallo sulle pensioni

PALERMO. È stata già ribattezzata  «salva-dirigenti» la modifica della norma sui prepensionamenti  che il governo siciliano avrebbe in mente di proporre in  finanziaria e che consentirebbe anche a un gruppo di dirigenti  della Regione di accedere alla pensione anticipata entro il  2020, nonostante questi dipendenti siano già allineati agli  statali e dunque agganciati al sistema contributivo puro. Se  dovesse passare la modifica, i dirigenti che hanno i requisiti  andrebbero in pensione anticipata con un assegno di favore in  quanto il calcolo della pensione viene fatto non solo sulla  retribuzione ma anche su altre voci come il salario accessorio.  Con questa modifica, in sostanza, si amplierebbe la platea dei  pensionandi in quanto la norma originaria era nata con lo scopo  di svuotare il bacino dei regionali che godono del sistema misto  retributivo-contributivo, circa 6mila dipendenti. Stallo nella trattativa  sindacati-Aran sulle norme della finanziaria che riguardano i  dipendenti della Regione. Mentre il.confronto è ancora in corso,  il Cobas/Codir fa sapere che le proposte dell'Aran «sono  insufficienti». Il nodo rimane il piano di prepensionamenti, per  il sindacato il vincolo di due mesi dall'approvazione della  norma ai regionali per presentare istanza pena la perdita del  diritto «non è accettabile», come iniqua è ritenuta la  penalizzazione, in media il 12% sul complesso della  retribuzione, per i dipendenti che opteranno per la pensione  anticipata. Gli autonomi, che comunque sottolineano i passi in  avanti rispetto alle norme inserite nella finanziaria, chiedono  un incontro urgente al governatore Rosario Crocetta: «Deve  spiegare perchè il governo non mantiene gli impegni presi»,  dicono Marcello Minio e Dario Matranga del Cobas/Codir. Intanto  domani i sindacati saranno ascoltati in commissione Bilancio  all'Ars.

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