CATANIA. «Stiamo lavorando ad una nostra ipotesi di un nuovo statuto dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici perchè siamo ormai in assenza si un diritto generale del lavoro.Continueremo la nostra iniziativa per cancellare quelle norme».
Lo ha detto la segretaria della Cgil, Susanna Camusso, parlando con i giornalisti del Jobs Act a margine dell'assemblea del sindacato di Catania.
«Una decisione di questo tipo non può che prenderla una consultazione straordinaria degli iscritti». Così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, aveva detto al congresso di Magistratura Democratica a Reggio Calabria qualche giorno fa, replicando al segretario Fiom Maurizio Landini, che aveva ipotizzato un ricorso a questo strumento per combattere il Jobs Act.
«Pare che il governo pensi alle organizzazioni sindacali come delle amministrazioni locali rispetto ai tagli e che quella straordinaria funzione che
determina l'età di un Paese - che viene data dalla mediazione sociale, il trovare le soluzioni per difendere soprattutto i più deboli - siano cose da abolire. Direi che questo è l'atteggiamento del Governo». Ha continuato la leader della Cgil
Susanna Camusso a margine dell'assemblea del sindacato Catania, aggiungendo anche che «la Sicilia paga lo scotto, come tanta parte del Mezzogiorno e del nostro Paese, degli investimenti non fatti dalle imprese e dal pubblico: un'idea che è sempre tutta concentrata solo sulle regole del mercato del lavoro, sulla libertà di licenziamento e mai invece sui vincoli
per creare lavoro». «Il tema torna ad essere quello dell'occupazione - ha
aggiunto - del piano del lavoro, delle politiche regionali, dell'utilizzo dei fondi e delle politiche nazionali in questa direzione».
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