REGGIO CALABRIA. «Una decisione di questo tipo non può che prenderla una consultazione straordinaria degli iscritti». Così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, oggi a Reggio Calabria al congresso di Magistratura Democratica, ha replicato al segretario Fiom Maurizio Landini, che ieri aveva ipotizzato un ricorso a questo strumento per combattere il Jobs Act. «Confermo - ha aggiunto Camusso - la posizione assunta da tutta la Cgil. Abbiamo bisogno di ricostruire lo statuto dei diritti dei lavoratori. Stiamo elaborando una proposta e nei prossimi giorni faremo un'iniziativa pubblica per discutere cosa deve prevedere lo statuto. Su questo chiederemo al Parlamento di pronunciarsi». «Abbiamo sempre detto - ha aggiunto il segretario generale della Cgil - che il referendum rimane semmai uno strumento successivo di pressione, ma che proprio per le caratteristiche che ha una decisione di questo genere, non può che prenderla una consultazione straordinaria degli iscritti». Tutto pronto per la manifestazione nazionale della Fiom, oggi pomeriggio a Roma, contro il Jobs act, per «i diritti, il lavoro, la democrazia». In piazza con lo slogan 'Unions', per indicare la necessità di mettere insieme «tutti i lavoratori», «perchè noi vogliamo unire tutto quello che il governo sta dividendo», insiste il leader dei metalmeccanici della Cgil, Maurizio Landini. Il messaggio sarà chiaro: «Le politiche del lavoro del governo Renzi non vanno bene. C'è una straordinaria necessità di un piano per il lavoro», rimarca il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, che conferma la sua presenza in piazza. E interviene anche il premier: «Una manifestazione contro il governo, 'no news', non c'è titolo. Se guardo agli ultimi sabato mi pare che manifestazioni contro il governo ce ne siano state moltissime», afferma al termine del Cdm il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, chiedendo di non negare «la realtà dei fatti», considerando l'incremento delle assunzioni a tempo indeterminato registrato già nei primi due mesi dell'anno grazie agli sgravi fiscali introdotti dalla legge di stabilità a partire da gennaio. Tema e data su cui viene attribuita una gaffe a Landini in tv, sulle diverse entrate in vigore in vigore del nuovo contratto a tutele crescenti del Jobs act (da marzo) e l'avvio degli sgravi, previsti da gennaio con la legge di stabilità. Come detto, in piazza ci sarà Camusso, che raggiungerà la manifestazione al rientro da Reggio Calabria dove interverrà in mattinata al congresso nazionale di Magistratura democratica. Non interverrà però dal palco di piazza del Popolo, nè lo farà un altro rappresentante della segreteria confederale, comunque presente insieme a diverse categorie della Cgil (a partire da scuola e bancari che sfileranno insieme agli operai, oltre agli studenti). La scaletta degli interventi affida le conclusioni al solo comizio di Landini. Non mancherà una presenza politica: Sel con il presidente Nichi Vendola, Idv e Prc. Ma anche parte della minoranza Pd: hanno fatto sapere che ci saranno Pippo Civati, Stefano Fassina e Rosy Bindi. La manifestazione non sarà comunque - a detta dello stesso Landini - la prova generale della coalizione sociale che è una proposta ancora da «costruire» (con il prossimo appuntamento che sarà convocato per aprile), ribadisce il leader della Fiom. Ad aprire il corteo, che partirà da piazza della Repubblica, saranno i lavoratori di Fincantieri, dietro lo striscione «Fincantieri, giungla d'appalto. Più diritti, salario e sicurezza nei cantieri navali». Attesi in migliaia: stando ai numeri forniti dalla stessa Fiom, sono oltre 300 i pullman che aggiungeranno la capitale da diverse regioni, dalla Sardegna e dalla Sicilia arriveranno in aereo, altre delegazioni (come l'Ast di Terni) in treno, oltre a chi si muoverà autonomamente. Per proseguire la lotta al Jobs act, il sindacato chiede un nuovo Statuto dei lavoratori ma sullo sfondo resta anche la possibilità di arrivare ad un referendum, che Landini rilancia: «Per cancellare leggi sbagliate, se necessario, quando il Parlamento non è in grado di farlo, si può ricorrere anche all'azione diretta dei cittadini con i referendum abrogativi».Tra gli altri punti al centro della piattaforma sindacale, la riforma delle pensioni con una «drastica» riduzione dell'età di uscita dal lavoro (a 60-62 anni), la lotta alle mafie, alla corruzione e all'evasione fiscale, la richiesta di un reddito minimo garantito.