AUGUSTA. Conto alla rovescia ad Augusta dove tra poche ore sarà avviato il primo progetto di monitoraggio ambientale a costo zero per i cittadini, utile determinare il reale livello di impatto dei siti industriali in aree fortemente compromesse dal punto di vista ambientale per via della massiccia presenza industriale. Sarà proprio la cittadina siracusana di Augusta, la cui salubrità ambientale è notoriamente compromessa dai consistenti insediamenti per la trasformazione degli idrocarburi, ad ospitare la seconda tappa siciliana del progetto “Punto Zero Sicilia: Petrolio, inquinamento ambientale e rischio per la salute”. L’appuntamento è in programma questo fine settimana, domenica 29 Marzo 2015 a Palazzo Zuppello in via Epicarmo n.74 ad Augusta a partire dalle ore 17.30. L'iniziativa voluta dal gruppo parlamentare europeo EFDD ed avviata alla fine del 2014 in Basilicata, vedrà la presenza in Sicilia degli europarlamentari M5S Ignazio Corrao e Piernicola Pedicini, dei portavoce M5S all’Ars ed alla Camera dei Deputati Stefano Zito e Maria Marzana, del parroco della Chiesa Madre don Palmiro Prisutto e del coordinatore del progetto Punto Zero Danilo Pulvirenti. All'incontro a porte aperte, sono stati invitati i sindaci, gli amministratori del comprensorio siracusano ed i cittadini invitati a prendere parte al dibattito.
Il progetto, finanziato interamente con i fondi dei parlamentari europei del Movimento 5 Stelle, prevede in questa prima fase, il monitoraggio delle tre aree a maggiore rischio ambientale ovvero Milazzo, Augusta e Gela ed intende portare avanti una serie di azioni volte alla misurazione e monitoraggio dei parametri ambientali sul territorio siciliano e dell’Italia meridionale interessato da impianti critici per la sostenibilità ambientale. Effettuare la misurazione dei “Punti Zero” significa acquisire, ad una determinata data, i livelli di inquinamento di specifiche zone del territorio ove sorgono o sorgeranno a breve impianti critici per la sostenibilità ambientale, affinché, a partire da questi dati di riferimento e durante il ciclo di vita di tali impianti, sia possibile monitorare l'eventuale deterioramento della qualità dell'ambiente circostante (acqua, aria, terreno, fanghi, flora, fauna, etc.).
"Quando diversi mesi addietro- dichiara l'eurodeputato Ignazio Corrao - grazie alla eco fornita dagli organi di stampa, abbiamo conosciuto la storia di Don Palmiro Prisutto e dell’elenco di morti di tumore che il parroco legge al termine di ogni omelia, abbiamo subito presentato una interrogazione alla Commissione Europea sul caso Augusta e sulla preoccupante incidenza di mortalità legata a doppio filo con l’eccessiva presenza industriale. L’avvio del progetto Punto Zero in questo territorio ha quindi un valore rilevante per mettere nero su bianco le eventuali responsabilità di chi pur di far cassa, se ne infischia delle normative già esistenti e della salute dei cittadini. L'esperienza condotta dall'eurodeputato Piernicola Pedicini, Coordinatore per il Movimento 5 Stelle della Commissione Ambiente, Salute e sicurezza alimentare, ha dimostrato la sua efficacia nel territorio Lucano per cui con il progetto Punto Zero - conclude Corrao- si potrà effettuare un’azione di controllo e di denuncia politica in grado scongiurare queste pratiche e di arginare le scelte istituzionali che si stanno perpetrando contro il futuro e la salvaguardia della Sicilia e delle regioni meridionali".
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