PALERMO. «Da gennaio svolgo il mio lavoro da dipendente del Ministero della Pubblica Istruzione non come docente a Palermo, ma a Roma, nella segreteria del sottosegretario Davide Faraone. Questo comporta un impegno lavorativo a tempo pieno a Roma e non mi permette diconciliare con il ruolo di vicesegretaria del Pd Sicilia, ruolo che ha bisogno di attenzione e presenza continua nel territorio. Ecco perchè ritengo opportuno non mantenere la carica. Conservo comunque il ruolo, insieme a Teresa Piccione e Concetta Raja, di componente per la Sicilia della Direzione Nazionale del Partito Democratico. Rimango, come sempre, al servizio del partito e della mia terra». Lo afferma Mila Spicola. «In quanto tale mi permetto di rilevare, come già avevo fatto pubblicamente, che le vicende riguardanti le amministrative nelle città di Marsala, di Agrigento e di Enna denotano una certa confusione di azione - osserva - da parte degli organismi territoriali preposti, per usare un eufemismo. Sono stata Cassandra nell'esprimere pubblicamente, unica a farlo, in tempi non sospetti la mia perplessità su Agrigento. Era la sola dichiarazione che potevo fare, pur essa criticata, vista l'autonomia di decisione degli organismi territoriali, su scelte poco opportune e da me non condivise mentre ho condiviso il documento elaborato dai renziani agrigentini»