ROMA. «Respingo l'accusa di aumentare in modo irragionevole e senza un disegno di insieme i tempi di prescrizione e quindi di conseguenza i tempi del processo». Lo dice il ministro della Giustizia Andrea Orlando intervenendo in Aula alla Camera durante l'esame del ddl sulla
prescrizione. «L'obiezione per cui questo ddl costituisce uno scambio di carattere politico la ritengo irricevibile. Tempi e fatti la rendono destituita di ogni fondamento». Ha continuato il ministro della Giustizia Andrea Orlando intervenendo in Aula alla Camera, replicando al deputato Marco Di Lello (Psi) che ha avanzato il sospetto che il provvedimento sia «il prezzo da pagare per l'approvazione della responsabilità civile dei magistrati». La possibilità di «coordinare» le norme sulla prescrizione «con interventi che devono incidere sulla ragionevole durata processo e sulle modifiche delle pene per alcuni tipi di reato sarà riservata alla seconda lettura in Senato».
«Accogliamo con favore» la disponibilità del ministro Orlando di «rivedere questa impostazione e quindi in tal senso arriveremo ad astenerci in attesa di quello che avverrà in Senato». Lo dice il deputato di Ap (Ncd-Udc) Sergio Pizzolante intervenendo in Aula alla Camera durante l'esame del ddl sulla prescrizione.
Caricamento commenti
Commenta la notizia