ROMA. «L'interim di Renzi non sarà una cosa brevissima, andremo nell'ordine delle settimane, dei giorni e non delle ore. Renzi vorrà lasciare un'impronta del suo passaggio al ministero». Così, a Radio Città Futura, Gaetano Quagliariello (Ncd) è intervenuto sulla successione di Lupi al ministero delle Infrastrutture. «Non ne faccio un problema di poltrone, - ha detto il parlamentare - ma di peso politico. Questo ministero è libero per una scelta non richiesta dal presidente del Consiglio, che ha apprezzato la scelta di Lupi di dare volontariamente le dimissioni. Se uno non richiede le dimissioni e apprezza il fatto che siano state date, non si capisce perchè poi dovrebbe penalizzare il partito di cui questo ministro fa parte». «Non credo sia più possibile la ricostituzione di un centro-destra classico. - ha aggiunto Quagliariello - In Spagna e in Francia è nata un'altra destra, la destra della crisi, sollecitata dalla crisi economica e sociale, che non ha più nulla a che fare con una destra liberale e moderata. Quando si dice di andare fuori dall'euro, si hanno posizioni forti sull'immigrazione, non si scava un solco, si scava un abisso. Io vorrei fare come Sarkozy in Francia, che vince chiudendo alla Le Pen e costruendo un'alleanza con i moderati e, in realtà, lo stiamo già facendo. Stiamo cercando di scrivere, insieme alla sinistra, le regole istituzionali, economiche, sociali e comportamentali del terzo tempo della Repubblica, in maniera differente dal passato, superando la dimensione »amico-nemico« e arrivando ad essere avversari». «Possiamo costruire un'alternativa alla sinistra - ha concluso - solo dicendo che siamo una cosa completamente diversa da Salvini e aggregando tutti quelli che non credono sia un fatto positivo che in Italia ci sia un bipartitismo formato da Renzi da una parte e Salvini dall'altra».