Il deputato regionale di Cantiere popolare per Forza italia, Toto Cordaro, ha presentato un'interrogazione all'Ars per la modifica degli orari dei musei e dei siti archeologici della Regione Sicilia. “Da questa semplice misura ne deriverebbero grandi benefici per il turismo, per l’economia e per l’occupazione: apriamo i musei anche le domeniche e nelle ore serali”, scrive nell'interrogazione. "I siti museali e archeologici a gestione regionale - si legge ancora nel documento - costituiscono uno degli elementi più straordinari per il turismo nell’Isola. Ma da una ricerca effettuata sul portale dei Beni Culturali emerge il dato della chiusura domenicale pomeridiana della stragrande maggioranza dei musei, con l’ultimo ingresso consentito alle 12,30-13. A ciò deve aggiungersi il fatto che spesso la visita nei giorni festivi è possibile solo su prenotazione, mentre nei restanti giorni della settimana alcuni musei prevedono l’interruzione all’ora di pranzo e altri l’orario continuato dalle 9 alle ore 19. Questa modalità organizzativa evidenzia due elementi di criticità: all'apertura prolungata dei siti nei giorni feriali corrisponde la chiusura in quelli festivi, nelle domeniche e nelle ore serali, con grave disagio per le visite dei turisti e per la programmazione delle loro giornate. Alcuni esempi per tutti: Palazzo Abatellis, il museo Salinas, Villa Napoli, il Chiostro di San Giovanni degli Eremiti, il Villino Florio, sono tutti siti che la domenica pomeriggio sono chiusi al pubblico. La disomogeneità nella gestione degli orari di apertura e chiusura dei siti museali della Regione, e quella di tutti gli altri siti con competenza comunale, di quelli facenti capo a Fondazioni, enti di culto e altri ancora, determinano un vero e proprio caos che rende sempre più breve la permanenza del turista, con gravi ripercussioni sulla nostra economia in termini di mancati introiti. Ne sanno qualcosa i commercianti, i ristoratori, e tutti gli addetti del settore". "Senza considerare - porsegue l'interrogazione - che la mancata apertura dei siti in orari serali è ulteriore motivo di degrado dei centri storici, che divengono per ciò stesso poco frequentati e, spesso, abbandonati a se stessi. Un modello da prendere ad esempio? Sicuramente quello di Siviglia, dove è possibile per i turisti visitare i siti nelle ore serali. Con questa interrogazione chiediamo pertanto una razionalizzazione della fruizione dei siti museali e archeologici, l’apertura domenicale e serale e il conseguente abbandono di decisioni ottuse che danneggiano cultura, turismo, economia. Chiediamo altresì di conoscere le iniziative poste in essere sino ad oggi per l’istituzione di un biglietto unico per le visite dei siti, in modo da impegnare i vari gestori dei siti di interesse turistico alla ottimizzazione dei percorsi offerti”.