Lunedì 23 Dicembre 2024

Redditi 2013: Padoan e Grasso i più ricchi, ultima la Boschi

ROMA. Circa 100mila euro per Matteo Renzi, poco meno di 150mila per Beppe Grillo; sul podio il presidente del Senato Pietro Grasso e i ministri Pier Carlo Padoan e Federica Guidi, mentre in fondo alla classifica si trovano le più giovani esponenti del governo, Marianna Madia e Maria Elena Boschi. E' questo il quadro dei redditi 2013 (dunque prima dell'entrata in carica dell'attuale Esecutivo) fotografata dagli atti delle dichiarazioni patrimoniali resi disponibili oggi sui siti di Camera e Senato. Per Renzi 98.961 euro nel 2013 - Il reddito dichiarato dal presidente del Consiglio nel 2014, e riferibile all'anno 2013 quando era ancora sindaco di Firenze, è pari a 98.961 euro. Ben più basso il reddito della moglie Agnese, pari a 10.971 euro. Pari a zero, invece, il reddito 2013 del padre del presidente del Consiglio, Tiziano, secondo quanto risulta dagli atti dei delle dichiarazioni patrimoniali di parlamentari e membri del governo, resi disponibili oggi. La madre del premier, nel 2014, ha dichiarato infine una cifra pari a 74.263 euro. Mentre il fratello ha dichiarato in Svizzera 72000 franchi. Per Grillo circa 7500 euro al mese - Per la prima volta online e consultabile il reddito del leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, pari nel 2013 a 147.531 euro. Una volta decurtate le imposte - pari a 56.608 - il reddito netto dell'ex comico supera i 90mila euro, con una quota mensile di poco superiore ai 7500 euro. Padoan-Guidi i più ricchi, Madia più 'povera' - L'attuale titolare del Tesoro, Pier Carlo Padoan, secondo i redditi consultabili del 2013, era il più ricco fra chi è poi entrato nella squadra di Matteo Renzi con un retribuzione annua di 216mila euro, ai quali vanno aggiunti poco più di 53mila euro dichiarati. Padoan, all'epoca, era capo economista e vice segretario generale dell'Ocse. Sulle stesse cifre, viaggiava anche il ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi, con un reddito pari a 278.588 euro. All'estremità opposta, invece, le attuali ministri Maria Elena Boschi e Marianna Madia, che sempre nel 2013 hanno dichiarato, rispettivamente, 94.488 euro e 94.471. L'attuale titolare del Tesoro, si legge sulla sua dichiarazione, in quanto Vice Segretario Generale e Capo economista Ocse, non aveva l'obbligo di presentare il modulo 730 per la retribuzione di 216mila euro annui, percepita presso l'organizzazione con sede a Parigi. Tra i ministri con reddito più alto figurano certamente il titolare dei Trasporti Maurizio Lupi, con 181.743 euro, il ministro del Lavoro Giuliano Poletti (189.504), il responsabile dell'Ambiente Gian Luca Galletti (quasi 171mila euro) e il ministro della Cultura Dario Franceschini (156.582) Oltre i centomila euro i redditi del 2013 anche del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni (109.656), del Guardasigilli Andrea Orlando (123.315), del ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina (circa 111mila euro) e di quello dell'Istruzione Stefania Giannini (108.270). Leggermente inferiori i redditi del ministro della Difesa Roberta Pinotti (99.245), del responsabile della Salute Beatrice Lorenzin (98.471) e del titolare dell'Interno Angelino Alfano (97.978). Grasso dichiara 316mila euro, più ricco di Boldrini - E' pari a 316.018 euro il reddito dichiarato nel 2014, e riferito all'anno precedente, dal presidente del Senato Pietro Grasso. Reddito che, risulta essere ben più alto di quello della terza carica dello Stato, la presidente della Camera Laura Boldrini che, come si legge sulle dichiarazioni dei reddito online, nel 2013 ha avuto un reddito pari a 115.338. Entrambi sono entrati nelle rispettive funzioni nel marzo del 2013. Berlusconi, decaduto, non c'è - Manca quest'anno, per la prima volta, uno dei redditi più 'cercati' tra le dichiarazioni consultabili di parlamentari e membri del governo italiano: quella di Silvio Berlusconi, decaduto da senatore e quindi sparito dall'elenco. E quella dell'ex Cavaliere è un'assenza che 'pesa': l'anno scorso il leader di FI aveva dichiarato, per l'anno 2012, un reddito imponibile pari a circa 4,5 milioni, comunque molto più basso rispetto agli oltre 35 milioni risalenti ai redditi del 2011.

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