Martedì 05 Novembre 2024

Mattarella riceve le opposizioni, Fi e Sel al Colle: in settimana anche Grillo

ROMA. Porte aperte al Quirinale. E non solo per le opposizioni, che Sergio Mattarella vedrà a partire da oggi, prima Fi e Sel, poi M5s probabilmente la prossima settimana. Ma il primo impegno che Mattarella vuole rispettare è legato alla frase più importante del discorso di insediamento: "L'arbitro deve essere e sarà imparziale". Rasserenare il clima e dare udienza a chi la chiede, senza preclusioni di sorta - mentre l'incubo Is riscrive le priorità della politica italiana - è l'intento del nuovo inquilino del Colle. E da oggi il Presidente-arbitro si cimenterà con il primo 'scoglio' della sua presidenza, con le conseguenze della lacerazione provocata dal premier Matteo Renzi proprio eleggendo il nuovo Capo dello Stato in rotta con Forza Italia, causando lo sfaldamento del Patto del Nazareno e l'Aventino delle opposizioni nella seduta fiume per la approvazione della riforma costituzionale. I primi a salire al Colle stamattina, sono stati i capigruppo di Forza Italia Paolo Romani e Renato Brunetta, che chiedono al Presidente di ascoltare le loro ragioni e parlano di "ferita mortale alla democrazia parlamentare", di "deriva autoritaria e plebiscitaria", dopo lo strappo alla Camera sulla riforma costituzionale e le tensioni sulla riforma elettorale. L'INCONTRO CON BRUNETTA. Il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, ha lasciato in auto il Quirinale dopo aver incontrato il capo dello Stato, Sergio Mattarella. «Il presidente Mattarella ha auspicato che il dialogo sulle riforme possa riprendere. Conoscendolo, userà tutti gli strumenti previsti dalla Costituzione per ripristinare un clima di dialogo», ha detto Brunetta dopo il colloquio al Quirinale. «Le Costituzioni devono unire. Non possono dividere. Forza Italia - rileva Brunetta - conferma la coesione nazionale sulla crisi libica. Ma questo deve trovare un clima positivo. Il presidente della Repubblica ha ascoltato ed ha molto apprezzato. Noi auspichiamo che la riforma costituzionale e la legge elettorale trovino un alveo di ampia condivisione. Non si può pensare di chiedere la coesione nazionale di giorno e procedere a colpi di maggioranza di notte per approvare 40 articoli della Costituzione», conclude l'esponente di Fi. LA DELEGAZIONE DI SEL. Alle 11 si è tenuto l'incontro tra il presidente della Repubblica e la delegazione di Sel, formata dai capigruppo di Camera e Senato, Arturo Scotto e Loredana De Petris. "Vogliamo serietà da parte del Governo - ha detto dopo l'incontro Nichi Vendola - e lo abbiamo detto anche al capo dello Stato". "Il mix di decretazione d'urgenza e voti di fiducia - ha aggiunto - è una rappresentazione del Parlamento umiliato. Se la modalità diventa ordinaria e riguarda la Costituzione siamo di fronte ad un vulnus". Il leader di Sel ringrazia il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per l'ascolto riservato alla delegazione. "Non siamo abituati a tirarlo per la giacca o a gettarlo nell'agone politico ma è nostro dovere morale rivolgersi al garante della Costituzione. La situazione è così grave ed incandescente che merita da parte del Governo un atteggiamento più responsabile". In settimana è attesa anche una delegazione del Movimento cinque stelle. E il leader Beppe Grillo fa sapere dal suo blog che salirà al Colle. Al Capo dello Stato chiederanno di verificare se Renzi ha ancora una maggioranza, dopo quanto accaduto in Parlamento sulle riforme. «Mattarella ha risposto alla mia richiesta di incontro. La ringrazio Presidente! Ci vediamo al Quirinale». Così, su Twitter, Beppe Grillo che ha anche postato la foto della lettera che gli ha inviato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, datata 16 febbraio, nella quale lo ringrazia per gli auguri per la sua elezione e lo assicura che lo riceverà prossimamente.  

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