ROMA. «Noi di Ncd e Udc (AP) abbiamo votato le riforme costituzionali e siamo protagonisti di un nuovo patto costituente che renderà le nostre istituzioni più moderne ed efficienti. Siamo pronti a fare presto per consentire agli italiani di pronunciarsi il prossimo anno. Siamo certi che la nostra posizione sia condivisa dalla gran parte dei moderati italiani che non si sentono rappresentati dal Partito Democratico e che trovano in noi il partito della stabilità e delle riforme». Lo dice Angelino Alfano. «Le riforme istituzionali rappresentano un passaggio ineludibile se non la ragione stessa di questa legislatura. Il nostro impegno costituente come Nuovo Centrodestra attraverso i gruppi parlamentari di Area popolare compatti intorno alla condivisa linea di Angelino Alfano è stato e continuerà ad essere massimo, nella convinzione che l'impianto costituzionale debba essere modificato secondo le nuove esigenze emerse a quasi settant'anni dal varo della nostra Costituzione. L'Italia che uscirà da questa riforma sarà in grado di affrontare meglio le sfide imposte dalla modernità e dai nuovi scenari economici ed internazionali. Si tratta, quindi, di un passaggio storico a tal punto che abbiamo ritenuto fin dal primo momento che dovessero essere poi i cittadini ad esprimersi sul lavoro svolto. E siamo convinti che saranno al nostro fianco in questa sfida per il cambiamento». Lo dichiara il presidente del gruppo al Senato di Area popolare Ncd-Udc, Renato Schifani. «Dall'inizio di questa storia abbiamo sempre ritenuto che le riforme servissero all'Italia. Per questo il nostro atteggiamento non è cambiato anche quando si siglavano patti che sembravano emarginarci. Per questo restiamo nel fronte del sì. Per questo cerchiamo in ogni occasione di migliorare ed equilibrare il contenuto e la sostanza delle riforme». Lo dichiara Gaetano Quagliariello, coordinatore nazionale del Nuovo Centrodestra.