ROMA. Una settimana di sedute «tutti i giorni dalle 9 alle 23» per chiudere la riforma costituzionale alla Camera. Poi la legge elettorale, con o senza i voti di Forza Italia. Il ministro Maria Elena Boschi, intervistata dalla Stampa, avverte: «Non si tratta di minacciare nessuno. Abbiamo fatto la legge elettorale con loro: ora, se vogliono continuare a contribuire, bene, altrimenti noi andiamo avanti lo stesso. L'Italicum non si cambia più, non si torna indietro. Il testo del Senato è buono ed efficace e rilanciare sempre significa farla fallire». Boschi non è preoccupata per i numeri, «lo dimostra il fatto che abbiamo chiesto subito di ripartire con le riforme. Con Fi in questo anno abbiamo fatto un lavoro serio, è strano che ora improvvisamente si mettano a criticare riforme che hanno votato e collaborato a scrivere». La critica di Berlusconi, che parla di rischio di una deriva autoritaria, aggiunge, «mi fa sorridere. Credo che Forza Italia debba preoccuparsi più di evitare la propria deriva, il naufragio del partito». «La maggioranza - sottolinea - è autosufficiente come ha dimostrato su tante altre leggi che Forza Italia non ha votato, come il Jobs act per esempio. Sui loro numeri ci abbiamo contato perchè c'era un accordo: se non dovesse più esserci, la maggioranza sarà ancora più responsabilizzata, soprattutto al Senato».