ROMA. Alla manifestazione del 28 febbraio a Roma «saremo accompagnati da chi ci vuol stare. Non pretendo che chi non è leghista lo diventi. Ma mi piacerebbe che partecipasse chi vuole mandare a casa Renzi prima che Renzi ci mandi tutti in rovina». Così il leader della Lega, Matteo Salvini, in un'intervista pubblicata sulla Stampa e sul Secolo XIX. Tra gli interessati ad aderire al progetto «c'è molta gente, e a tutti i livelli. Dagli amministratori locali ai parlamentari», e anche «parecchi» grillini, sia ortodossi che dissidenti, dice Salvini. «Però non diremo di sì a tutti. Chi è al quinto cambio di partito non ci interessa. Non siamo l'ufficio di collocamento. Valutiamo caso per caso. Chi ha una storia di passione politica, dentro. Chi ha solo la passione per il potere, fuori».