PALERMO. «Chiedo al presidente della Regione di rimuovere Salvatore Giglione dall’incarico di dirigente generale dell’assessorato ai Beni culturali»: il renziano Marco Zambuto apre il fuoco incrociato su una delle figure di primo piano dell’amministrazione. E l’attacco ai vertici della burocrazia cela uno scontro politico che attraversa tutta la maggioranza. Giglione è il dirigente che ha deciso ad agosto l’ispezione nella villetta siracusana in cui l’ex assessore ai Beni culturali, Mariarita Sgarlata, avrebbe realizzato una piscina abusiva. Da quell’ispezione derivarono la sospensione della sovrintendente Beatrice Basile (accusata di aver autorizzato l’opera) e le successive dimissioni della Sgarlata dopo uno scontro con Crocetta. Ora la Basile è stata reintegrata dal tribunale e la Procura ha ritenuto in regola la piscina dell’assessore. Per questo motivo Zambuto chiede che «chi ha sbagliato veramente si assuma le proprie responsabilità». L’attacco dei renziani svela un clima pesantissimo ai Beni culturali. Anche l’assessore Antonio Purpura ha chiesto che «Giglione tragga le conseguenze». L’assessore da settimane è in rotta con Giglione, a cui contesta una sorta di autogestione. Il dirigente proprio qualche giorno fa aveva proposto la rimozione definitiva della Basile: atto di cui l’assessore avrebbe dovuto farsi promotore in giunta. Purpura ha risposto nominando una commissione di avvocati che ha valutato la documentazione prodotta da Giglione ritenendo che non ci fossero profili di irregolarità. Da qui il no di Purpura alla rimozione della sovrintendente: mossa rafforzata pochi giorni dopo dalla decisione del tribunale. Ma c’è di più. Durante un convegno a Siracusa Purpura ha appreso che lo stesso giorno Giglione aveva fatto una contestazione disciplinare alla Basile: altro atto di cui l’assessore non era al corrente e che comunque non avrebbe condiviso. E pochi giorni fa Purpura si è trovato nell’imbarazzo di non poter chiudere un accordo col rettore di Messina sul restauro di una biblioteca perchè Giglione ha disertato l’incontro malgrado un formale invito. L'ARTICOLO INTEGRALE NELLE PAGINE DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA