PALERMO. Ad appena 24 ore dal ko di ieri del governo sul mutuo da 1,7 miliardi rispedito in commissione Bilancio su richiesta del M5s, il ddl torna in aula. La commissione Bilancio ha rivotato stamani il testo senza alcuna modifica, dando cosi il via libera affinché venisse di nuovo incardinato in aula. In apertura di seduta il deputato Giorgio Ciaccio del M5s ha contestato la scelta assunta dalla maggioranza in commissione per non aver dato tempo per emendare la norma ma prima il vice presidente Antonio Venturino, che presiede i lavori, e poi il presidente della commissione Nino Dina hanno risposto che nella procedura è stato rispettato il regolamento parlamentare. Per poter reinserire all'ordine del giorno il ddl sul mutuo, Venturino ha aperto, chiuso e poi riaperto la seduta parlamentare. Il capogruppo di Lm, Santi Formica, ha contestato però la procedura, sostenendo che in questo modo, pur trattandosi dello stesso testo, la presidenza dovrebbe dare i termini per gli emendamenti trattandosi di un "nuovo" testo. Venturino replicando ha citato un precedente risalente al periodo in cui proprio Formica era vice presidente dell'Ars. Il capogruppo del Pid-Cp, Toto Cordaro, ha avvertito Venturino di assumersi una responsabilità personale avvalorando una procedura ritenuta irregolare.