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Pannella in sciopero della fame per l'amnistia: "Aiuto a rispettare la legge"

ROMA. «Ti rispondo con un concetto di Gandhi: Non dobbiamo mai, quando ci sono lotte, ostentare sofferenza o difficoltà, ma essere lieti nel fondo di questi eventi drammatici». Così Marco Pannella, intervistato da Radio Radicale, ha parlato del proprio digiuno in favore dell'amnistia e della soluzione del problema del sovraffollamento delle carceri.

Da sabato lo storico leader radicale è ricoverato in una clinica romana in via precauzionale. Pannella ha ribadito che il suo digiuno non deve essere definito «protesta», come ha fatto qualche giornale.

«Per un non violento, parlare di protesta anzichè proposta o dialogo è come dare del comunista a un fascista o viceversa. L'obiettivo è quello di aiutare il nostro interlocutore, e cioè il nostro Paese e chi lo rappresenta, cioè il governo, a rispettare la legalità. Mi domando quanti italiani sanno perchè i radicali fanno quello che fanno. Lo fanno per aiutare il governo. Perchè non sia un governo che incorra nella condizione criminale di non rispettare la legge».

Il leader radicale, che fu «grande elettore» di Sandro Pertini e Oscar Luigi Scalfaro, si è schernito sul futuro inquilino del Quirinale: «non ho rapporti tale da influire nel ristretto numero delle 100 persone del jet set, nazionale e internazionale, che possono influire nell'elezione del Presidente della Repubblica». Infine alla domanda su come «prosegue questa giornata di lotta nonviolenta», Pannella ha replicato in modo autoironico in romanesco: «Se vuoi sapè quando moro, nun lo so».

Persone:

3 Commenti

Libero dal 43

05/01/2015 09:40

Pannella riposati! ormai non fai più notizia! Allora hai svolto un ruolo importante. Ormai le cose sono cambiate. Non ti sei accorto che i carcerati e le prostitute votano per altri

antonino

05/01/2015 14:31

un politico navigato come lui probabilmente non ha o non vuole capire che il problema sono i quasi 23.000 extracomunitari carcerati, si potrebbe fare una amnistia per loro ed appena mettono piede fuori rispedirli come persone indesiderate nei loro paesi (difficoltoso ma non impossibile) anche se una parte di loro riusciranno a rientrare in Italia,

roberto

05/01/2015 16:53

Oggi ho letto di un tizio che ha assassinato la moglie con decine di coltellate e, dopo 5 anni è in libertà e Pannella vuole l'amnistia.

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