ROMA. «Certo, c'è un problema di velocità nel cambiare l'Italia ma non si può ridurre tutto a una questione di ritmo. Se uno acquista velocità, ma va nella direzione sbagliata, si prepara solo a sbattere con più forza contro il muro. Parlare dei cambiamenti senza farli è una gravissima responsabilità. Questo Paese deve coltivare un livello più alto di ambizione. Deve ancora cambiare verso». Lo dice Corrado Passera, intervistato da Avvenire. «Il 2014 è stato un anno sprecato. Abbiamo dedicato gran parte del tempo alle riforme istituzionali, che sono importanti ma non una priorità in questa fase. Sul resto il premier continua a scandire dei titoli, senza arrivare a una conclusione», a giudizio dell'ex ministro che sta lanciando la sua formazione politica, Italia Unica, e ritiene Renzi «peggio di Berlusconi».