ROMA. «L'opera portata avanti dal presidente Renzi e dal Governo» rappresenta «un coraggioso sforzo per eliminare alcuni nodi e correggere mali antichi che hanno frenato lo sviluppo del Paese e sbilanciato la struttura della società italiana e del suo sistema politico». Lo ha detto Giorgio Napolitano al Quirinale.
Quella portata avanti dal premier Matteo Renzi è «un'opera difficile e non priva di incognite». Ma soprattutto non c'erano «alternative per chi, come noi, crede nelle potenzialità di questo Paese». Lo ha sottolineato il presidente Giorgio Napolitano parlando al Corpo diplomatico al Quirinale.
«La prossima fine di quest'anno 2014 e l'imminente conclusione del mio mandato presidenziale inevitabilmente ci portano a svolgere alcune considerazioni sul periodo complesso e travagliato che stanno attraversando l'Italia, l'Europa e il mondo».
Con queste parole il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha aperto il suo intervento oggi al Quirinale in occasione della presentazione degli auguri del Corpo diplomatico accreditato in Italia.
Riguardo ai tempi europei il capo dello Stato: «È innegabile che la Commissione guidata dal presidente Juncker abbia un profilo più nettamente sovranazionale e si ponga obiettivi ambiziosi per rispondere alle sfide comuni in una chiave certamente più 'politica di quelle che l'hanno preceduta».
«Nel corso del semestre di presidenza italiana siamo riusciti a far comprendere che gli epocali fenomeni migratori connessi con i tragici eventi in Medio Oriente e in Africa costituiscono una vera emergenza europea e che come tale vanno affrontati». Napolitano ha infine ricordato che «solo sulle coste italiane sono state quest'anno tratte in salvo 170 mila persone».
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