Giovedì 19 Dicembre 2024

Permesso negato a Cuffaro, il ministro Oralndo dispone accertamenti

ROMA. Il ministro della giustizia, Andrea Orlando, ha richiesto all'ispettorato generale di disporre accertamenti preliminari sulla mancata concessione all'ex presidente della Regione Sicilia, Salvatore Cuffaro, detenuto per mafia, del permesso chiesto per fare visita alla madre anziana e malata di Alzheimer. Ieri anche l'ex ministro Stefania Prestigiacomo, deputato di Fi si era unita alla richiesta: «Lancio un appello al ministro della Giustizia, Andrea Orlando, affinché intervenga urgentemente sulla vicenda che vede coinvolto Totò Cuffaro, a cui è stata negata la possibilità di fare visita alla madre, sofferente perché colpita dal morbo di Alzheimer. Nella motivazione viene addotta l'incapacità della madre di riconoscere il figlio. Non si può negare questo diritto a Cuffaro che ha tenuto rispetto alla propria vicenda carceraria un profilo dignitoso e rispettoso delle regole e di tutti. Questa giustizia disumana e vendicativa disonora l'Italia. Il ministro Orlando di fronte a una situazione del genere non può fare orecchie da mercante. Invito tutti i colleghi a prescindere dallo schieramento politico a prendere posizione contro questa moderna forma di barbarie». Lo afferma . Si unisce all'appello di Forza Italia anche l'Udc: «Accolgo l'accorato appello di Stefania Prestigiacomo per sollecitare il ministro della Giustizia Orlando a intervenire sulla vicenda di Totò Cuffaro, impossibilitato a fare visita alla madre ammalata. Credo che sia una causa di buon senso che bisogna sostenere senza esitazioni e mi auguro che anche altri miei colleghi, al di là del colore politico, facciano lo stesso». Lo afferma in una nota Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell'Udc. Sulla stessa linea anche il Nuovo centro destra: «#Cuffaro: aderisco appello Prestigiacomo per trattamento umano di ogni detenuto». Lo afferma su Twitter Maurizio Sacconi, capogruppo Ncd al Senato. «Chiediamo al ministro Orlando di valutare le motivazioni che hanno portato al provvedimento del giudice di sorveglianza di rifiutare l'incontro del detenuto Salvatore Cuffaro con la vecchia madre. Crea molti dubbi il riferimento all'inutilità della visita, essendo la signora ultranovantenne e affetta da Alzheimer». Lo affermano i parlamentari del Pd Michele Anzaldi ed Andrea Marcucci. «Così come appresa dagli organi di informazione - aggiungono gli esponenti dem - la decisione rischia di apparire semplicemente lesiva dell'immagine di uno degli organi fondamentali del nostro ordinamento, ovvero la magistratura», concludono i parlamentari.

leggi l'articolo completo