ROMA. «Bambini, bambini uccisi, bambini uccisi a scuola. Inconcepibile. Il mondo deve reagire all'orrore». Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi su Twitter commenta l'attacco terroristico a una scuola in Pakistan che ha causato la morte di oltre 100 persone, tra cui 84 bambini. «Quando il mondo di oggi vede, in queste ore, centinaia di bambini in Pakistan che vengono uccisi a scuola, vengono uccisi perchè i talebani hanno come obiettivo, la scuola, il sentimento si sintetizza in orrore», ha poi aggiunto il premier nel corso della replica alla Camera sul prossimo Consiglio Europeo di giovedì. Successivamente Renzi ha proseguito la sua replica alla Camera: «Arrivano in quest'aula discussioni interessantissime su quanto di dovrebbe fare, si sarebbe dovuto fare ma non si è fatto e sulla «necessità di sganciare l'Europa dal rigore tecnocratico: bisogna rimediare agli errori fatti in passato in cui scarsa è stata l'autorevolezza del nostro paese». «Oggi non abbiamo fatto una verifica del semestre» di presidenza italiana dell'Ue e «ancora non so se si possa considerare chiuso, perchè so che fino all'ultimo giorno il Consiglio sta discutendo proposte italiane come la scuola di diplomazia che l'Italia ha proposto da anni». E proseguendo: «Oggi abbiamo imposto più che proposto al dibattito politico europeo la necessità di un cambio di passo che naturalmente non si è ancora definito del tutto, come è fisiologico». «Non so se si può definire negativo o fallimentare il semestre» di presidenza italiana dell'Ue «sulle politiche agricole: abbiamo sventato un taglio di 400 milioni di aiuti diretti per investimenti europei proposti da Barroso come cadeau prima di lasciare e promosso un piano di sostegno ai giovani in agricoltura con l'accesso ai finanziamenti della Bei e l'Erasmus per la formazione». Poi ha affrontato le questioni economiche: «Ci sono presenti le difficoltà, siamo convinti che sia un momento delicato, dal 2008 si sono persi 900mila posti di lavoro. Poco importa dire che negli ultimi mesi si sono recuperati 120mila posti. Un milione di posti di lavoro in meno pesa come un macigno sull' economia». Mentre sull'Expo ha detto: «Sarà una grande occasione per smettere di parlare di appalti e parlare di uno stile di vita». Poi si è rivolto ai deputati della Camera. Prima ai grillini: «Recuperate la passione che ha caratterizzato gli elettori che vi hanno eletto non per insultare o buttarla in caciara. Quando urlate io dovrei essere contento perchè rappresento un partito di 11 milioni di persone che voi manco se mettete insieme gli utenti di 7 mesi». Per poi tendere una mano: «Abbiamo bisogno anche di voi» per le riforme, «perchè il Parlamento non può costantemente veder buttata via l'occasione di una forza politica che rappresenta milioni di elettori, con una discussione interna e sterile. Se fate così continuerete a perdere parlamentari e fare liste di proscrizione che non vanno da nessuna parte». E di fronte alle proteste dei deputati aggiunge: «Credo che sia il caso di verificare se le loro corde vocali siano ancora in grado di esprimere qualche concetto». E poi si è rivolto alla Lega: «Se c'è un motivo per cui l'Europa è stata invitata a non mettere il naso sui temi dell'immigrazione italiana era per difendere una legge, la Bossi-Fini. Triton è un passo in avanti nel metodo. Metodo viene dal greco, significa attraverso la strada. Verificheremo» ma «di fronte alla tragedia di interi popoli è difficile pensare che questi, appresa la notizia di una legge Bossi-Fini, decidano di non mettersi in viaggio.». E poi: «Se l'Italia farà il suo mestiere saremo credibili, se cederemo alla cultura antieuropea e populista, come alcuni di voi fanno a Bruxelles, quello dimostrerà che abbiamo perso l'occasione. Nel semestre non abbiamo perso l'occasione ma il 2015 ci dirà se crescita è la strada o una roba spuria».