ROMA. Una giunta della legalità e un Campidoglio 'casa di vetro' con porte sbarrate alla criminalità. Ignazio Marino tira dritto nella bufera 'Mafia Capitale' - "Non ci penso proprio a dimettermi" dice - e per allontanare l'ombra della Cupola nera che ormai sovrasta da giorni il colle capitolino pensa ad un nuovo esecutivo con un 'garante dell' onestà'. Al vecchio però non rimprovera nulla. Anzi 'premia' il suo team con una "medaglia" per essere stato ostacolo alle infiltrazioni della Piovra di Carminati. Non usa mezzi termini il sindaco-chirurgo e lancia un chiaro monito ai criminali: "Con noi gli affari sono finiti. Si vergognino e se ne vadano da questa città. Noi stiamo dall'altra parte". Ora parla di una 'fase di emergenza', di un 'paziente Roma' che ha bisogno di un trapianto di legalità. "Mi aiuterà il presidente Cantone a gestirla con la revisione di tutti gli appalti" assicura Marino che lavorerà questa settimana per rafforzare le difese immunitarie della sua giunta. E per farlo sta pensando ad un vero e proprio assessorato alla Legalità. "Immagino - spiega - una figura all'interno o all'esterno della giunta che rafforzi la nostra squadra per il controllo della legalità perché non voglio che questo lavoro termini con le operazioni del presidente Cantone ma che continui per tutta la consiliatura". E' partita la ricerca, quindi, per questa figura "al di sopra di ogni sospetto". In un primo momento era spuntata l'ipotesi di Gian Carlo Caselli ma per ora Marino frena: "E' un caro amico con il quale ho parlato in questi giorni. Ci conosciamo da 18 anni ma in questo momento non credo ci sia un trasferimento del procuratore Caselli a Roma". Tra i candidati papabili si parla di un ex magistrato, di un ex presidente della Corte Costituzionale o comunque di una persona che ha fatto della lotta alla mafia una sua ragione di vita. Il Marino-bis si avvicina sempre più e questa settimana potrebbe essere molto probabilmente quella in cui vedrà la luce il nuovo team che sarà frutto di un valzer di deleghe e qualche new entry. In Campidoglio ci si prepara al 'repulisti' in nome dell' onestà. Da martedì si inizieranno a definire i criteri per la rotazione dei dirigenti capitolini, una misura all'insegna della garanzia della legalità che dovrà partire il più presto possibile, mentre la task-force guidata dall'assessore al Bilancio Silvia Scozzese continuerà a lavorare sul dossier appalti che dovrà essere passato al setaccio dal pool dell' Authority anti-corruzione inviato da Raffaele Cantone. Ma ci si prepara anche a costituirsi parte civile nei tribunali: "Per quanto riguarda tutto ciò che è stato sottratto il Comune si costituirà parte civile perché vogliamo che quei soldi tornino indietro alla città" avverte il sindaco. Ed aggiunge: "Il Comune è sano, la stragrande maggioranza dei dipendenti sono persone perbene come anche la mia giunta. In questo momento non credo ci sia il pericolo di infiltrazione mafiosa nell'amministrazione. Spero che Pignatone metta queste persone in prigione e poi butti le chiavi". Intanto Marino il 'marziano' si rimette in sella alla sua bici. Per ora, quindi, niente scorta. Il sindaco-chirurgo non ha paura.