Lunedì 23 Dicembre 2024

Leanza: «Noi, alleati affidabili del Pd. Per la Sicilia serve un patto sul lavoro»

Nel nome, un destino. O meglio, una collocazione. «Sicilia Democratica», la formazione nata all’Ars dalla scissione di «Articolo 4», vuol stare al fianco del Pd di Matteo Renzi. Non ne fa mistero Lino Leanza, da ieri impegnato a Giardini-Naxos nella due giorni di assemblea costituente della sua nuova creatura politica. Che l’ex assessore regionale, deputato a Sala d’Ercole, chiama «movimento-partito». Con il Pd, solo un’alleanza elettorale? «No, anche programmatica. E, comunque, un’alleanza vera e seria fondata sulla pari dignità e sull’affidabilità. Noi siamo vicini al Pd proprio perché sinora, già a partire dalle ultime Europee (in cui Leanza e Articolo 4 sostennero con successo la candidatura di Michela Giuffrida, ndr), i nostri interlocutori in quel partito si sono dimostrati estremamente affidabili. Parlo di Lorenzo Guerini, Davide Faraone, Fausto Raciti». Il gigante e la bambina, almeno stando ai rapporti di forza... «L’elefante e il topolino. L’esperienza, però, dimostra che i topolini sono spesso determinanti ai fini dei successi elettorali. Sempre nel centrosinistra, peraltro, noi ormai da tempo lavoriamo alla costruzione di un’altra area che va dall’Udc al Megafono. Non è per nulla casuale che a Gianpiero D’Alia, Totò Cardinale e Beppe Lumia abbiamo chiesto di essere presenti alla nostra assemblea». L'INTERVISTA INTEGRALE NELLE PAGINE DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA

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