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Renzi: "Ridurremo le tasse per 18 miliardi, riformare giustizia e burocrazia"

Il premier: "Un abbassamento dell'Irap, una semplificazione delle procedure, la possibilità per chi dal primo gennaio creerà posti di lavoro a tempo indeterminato per i primi tre anni di non pagare i contributi"

MIRANDOLA. "E' un momento difficile per il Paese. E' un momento in cui è forte il sentimento di rassegnazione, di stanchezza. Quanti dicono "ah, non ce la faremo mai"? E invece noi ce la faremo, ce la faremo perché siamo più forti della crisi, più forti della paura, più forti anche delle debolezze che ha il sistema Paese. Lo afferma Matteo Renzi alla Cna.

"Ce la faremo - ha detto il premier - perché siamo più forti della crisi, siamo più forti della paura, siamo più forti delle debolezze che il sistema Paese ha. Questo non significa negare i problemi. Quelli che dicono 'Ah, ma dobbiamo nascondere la polvere sotto al tappeto' sbagliano. Però sbaglia profondamente tanto chi punta sulla rassegnazione, sul pessimismo, chi dice tanto non ce la faremo mai".

"Per la prima volta lo Stato che dimagrisce anziché ingrassare. La riduzione delle tasse come un inizio di un processo rivoluzionario, questo è il nostro obiettivo": così Renzi in un messaggio alla Cna, parlando di "una riduzione di 18 miliardi di tasse".

"Non soltanto gli 80 euro per i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, ma anche un abbassamento dell'Irap, una semplificazione delle procedure, la possibilità per chi dal primo gennaio creerà posti di lavoro a tempo indeterminato per i primi tre anni di non pagare i contributi. Un investimento cioè sul futuro, sul domani del nostro Paese", sostiene Renzi.

"La nostra parte - rileva - la facciamo semplificando il sistema fiscale rendendolo più semplice, anche perché vorrei vedere come si fa a renderlo meno semplice a renderlo più complicato il sistema fiscale italiano. Modificando il sistema della giustizia civile con il tribunale delle imprese, per dire 'si si' o 'no no' senza farla troppo lunga, intervenendo su una burocrazia, vi parla un ex sindaco, che stritolerebbe anche un leone.

Tutte cose che possiamo e dobbiamo fare, ma accanto a questo c'è la passione, l'energia, la determinazione, il coraggio l'impegno di chi come voi oggi sceglie un luogo, un luogo che era stato distrutto dal terremoto e che voi avete rimesso in piedi, gli emiliano romagnoli certo. Ma accanto alla tenacia degli emiliani romagnoli, quelle terre sono state ricostruite dalla passione e dal coraggio degli artigiani, degli imprenditori e dei lavoratori", conclude il presidente del Consiglio.

"L'Italia oggi è divisa tra chi pensa che di fronte ad un problema si debba urlare più forte e alimentare il problema per creare ancora più tensioni e chi invece, rimboccandosi le maniche, facendo il proprio pezzo di strada questo paese lo rimette in gioco. Quelli siamo noi, quelli siete voi, quella è l'Italia che porterà il Paese fuori dalle sabbie mobili dal pantano": così il presidente del Consiglio nel messaggio alla Cna.

"Siamo a Palazzo Chigi a lavorare anche noi. Meno male, potrete dire; era ora, dirà qualcun altro. In ogni caso quello che caratterizza noi e voi e quello che è molto semplice, è l'idea che questa volta ce la facciamo e non è un problema di gufi o di pessimismo", conclude Renzi.

"Quello che caratterizza noi e voi è molto semplice: è l'idea che insieme stavolta ce la facciamo e non è un problema di gufi o di pessimisti, è un problema che l'Italia oggi è divisa tra chi pensa che, di fronte a un problema, si debba urlare più forte, creare ancora più tensioni, e chi invece, rimboccandosi le maniche, facendo il proprio pezzo di strada, questo Paese lo rimette in gioco. Quelli siamo noi. Quelli siete voi. Quella è l'Italia che porterà il Paese fuori dalle sabbie mobili e dal pantano". Così Matteo Renzi nel videomessaggio all'assemblea nazionale Cna, a Mirandola.

"La nostra parte la facciamo semplificando il sistema fiscale, rendendolo certo più semplice, anche perché vorrei vedere come si fa a renderlo meno complicato il sistema fiscale italiano. Modificando il sistema della giustizia civile con il tribunale delle imprese per dire 'sì sì, no no' senza farla troppo lunga. Intervenendo su una burocrazia, vi parlo da ex sindaco, che stritolerebbe anche un leone".

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