Lunedì 23 Dicembre 2024

Canone Rai nella bolletta, slitta la decisione

ROMA. Slitta la decisione sul canone Rai. Arrivano risorse per fronteggiare il virus Ebola, gli enti creditori potranno controllare nuovamente chi gli deve soldi ora considerati inesigibili e l'uso degli stemmi di Polizia e Vigili del fuoco sarà a pagamento.  Sono le ultime novità e le ipotesi escluse dopo una giornata di esame a "singhiozzo" in Commissione Bilancio alla Camera sulla Legge di Stabilità: Giornata condizionata dal voto sul Jobs Act.  Le novità per il pagamento della tassa direttamente nella bolletta elettrica non rientreranno, come inizialmente annunciato, nella legge di stabilità, ma saranno rimandate a tempi più lunghi. Una scelta arrivata direttamente da Palazzo Chigi, che ha così raffreddato gli animi su un provvedimento che sembrava ormai imminente. I dettagli, anche sui tempi piuttosto stretti, li aveva forniti direttamente il sottosegretario con delega alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, confermando l'intenzione di non lasciare scampo agli evasori. Il canone Rai, aveva spiegato in mattinata il responsabile del ministero dello Sviluppo economico, si dimezzerà, più o meno, ma saranno tutti a pagarlo, proprio nella bolletta elettrica. L'importo scenderà quindi «plausibilmente» a 60-65 euro. In una partita che si intreccia anche con la revisione della governance della tv pubblica, da Forza Italia ed anche all'interno della maggioranza si sono levate però immediatamente voci contrarie all'iniziativa, con Ncd che non ha esitato a definirla una «vigliaccata» a danno dei cittadini. «Questa non è una riforma contro nessuno», ha chiarito Giacomelli. Sui tempi del canone in bolletta però impossibile al momento fare previsioni, visto che Palazzo Chigi stima quelli della manovra troppo stretti.  Alla Camera la legge di stabilità è ormai prossima al via libera della Commissione Bilancio, atteso con ogni probabilità nella giornata di domani, per approdare in Aula secondo i tempi previsti giovedì. Il governo non esclude il ricorso alla fiducia, chiudendo la partita a Montecitorio entro il week end. Nella settimana del primo dicembre il testo dovrebbe arrivare dunque al Senato corredato delle modifiche più recenti.  Le ultime presentate dal governo riguardano in primo luogo l'emergenza Ebola: per affrontarla vengono stanziati 5 milioni nel 2015 e altrettanti nel biennio successivo. Nel dettaglio, 2 milioni nel primo anno e 2 milioni nel 2016-2017 saranno destinati al fondo per l'avvio dell'unità per alto isolamento dell'ospedale Spallanzani di Roma. Sempre con emendamento del governo viene «contingentato» anche il settore dell'autostrasporto, con una serie di norme per favorire la legalità e il rispetto degli oneri fiscali e, in pratica, per lottare contro le attività in nero. Alle tv locali potranno essere invece concesse le frequenze tv non assegnate in gara agli operatori nazionali, mentre una cabina di regia da istituire entro il 30 aprile prossimo si occuperò della gestione dei Fondi Ue per lo sviluppo e la coesione. Gli enti creditori potranno riattivare controlli mirati sui crediti considerati inesigibili, mentre Polizia e Vigili del fuoco potranno concedere il loro stemma a pagamento per sponsorizzazione e contratti vari. Nessuna sanatoria in vista invece, almeno al momento, per le sale scommesse.  Domani dovrebbe essere la volta invece degli ultimi nodi da affrontare a Montecitorio, a partire da quelli delle pensioni d'oro e dei patronati, in attesa delle modifiche sui fondi pensione, sulla tassazione sulla casa e sui tagli alle Regioni che saranno invece al centro dell'esame del Senato.

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