ROMA. Con i toni usati da Salvini «la Lega non potrà mai candidarsi a vincere e a guidare il centrodestra. Non è con la pancia che governi un Paese. Grillo lo ha dimostrato. Noto poi che stanno esplodendo le contraddizioni tra la Lega di Salvini e la Lega di Maroni, Tosi e Zaia». Lo dice il ministro della infrastutture ed esponente di Ncd Maurizio Lupi che, intervistato dalla Stampa, aggiunge: «Quella di Salvini non è certamente la Lega con cui voglio allearmi: penso che in Veneto potranno esserci problemi seri».
«Con Zaia - secondo Lupi - abbiamo governato bene. A Salvini intessa governare il Veneto o interessa essere il nuovo Le Pen, il leader nazionale dell'estrema destra populista?». Berlusconi quindi, avverte il ministro, deve decidere se «vuole rincorrere Salvini, che gli mangia voti, oppure lavorare a una proposta seria di alternativa futura a Renzi, il quale di recente ha ribadito che il Pd è ben piantato a sinistra. A noi le alleanze 'Forza Milan' (Salvini è milanista, ndr) non interessano, e lo dico da tifoso rossonero, ma la politica è un'altra cosa. Non è rincorrendo Salvini che si recuperano i milioni di voti persi dal centrodestra».
Per il leader della Lega, intanto, quello delle Regionali in Emilia e calabria è un risultato storico. «Il mio impegno da questa mattina è tornare in Emilia-Romagna con i nostri nuovi consiglieri, dopo questo risultato storico, e parlare con il 60% degli emiliani e romagnoli rimasto a casa perchè non convinto da nessuno». Lo ha detto Matteo Salvini, segretario federale della Lega Nord, intervenendo ad Agorà.
«La mia scommessa non era superare Forza Italia, ma dimostrare agli italiani, partendo dall'Emilia-Romagna, che l'alternativa a Renzi c'è. È l'alternativa dei contenuti - ha spiegato Salvini - Il risultato di ieri è stupendo, ma è soltanto l'inizio. È un risultato che mi permette di girare l'Italia da Nord a Sud, perchè voglio arrivare al 51 percento degli elettori. Se fossi in Renzi mi preoccuperei perchè le promesse iniziano ad avere le gambe molto corte. Quando 2 elettori su 3 scelgono di restare a casa è una sconfitta per tutti - ha concluso il leader del Carroccio - Mi insegna che dobbiamo essere sempre più concreti e realistici».
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